Non c'è ancora il sì definitivo alla sua nomina a commissario, ma Gino Strada ha ufficialmente siglato un accordo con la Protezione Civile per la gestione della crisi sanitaria in Calabria. La notizia arriva direttamente dal sito internet di Emergency: "Oggi pomeriggio abbiamo definito un accordo di collaborazione tra Emergency e Protezione civile per contribuire concretamente a rispondere all'emergenza sanitaria in Calabria".
La Protezione civile, dal canto suo, ha fatto sapere che il contributo di Emergency è prezioso per la Calabria: in un momento come questo, spiegano, l'apporto che Emergency può dare sia in termini di strutture che di conoscenze è fondamentale per la lotta al Covid-19.
Gino Strada commissario? Ancora non c'è il via libera
La collaborazione tra Emergency e Protezione Civile dovrebbe essere il passo apri pista per la nomina di Gino Strada a commissario straordinario della sanità in Calabria ma il ministro Roberto Speranza, ospite ieri sera nel programma televisivo Carta Bianca, ha dichiarato di aver sin qui avuto dei contatti proficui con Strada ma nulla di più. Si fa però sempre più pressante la sua candidatura, lo stesso Premier Giuseppe Conte - pur dichiarando di non aver mai proposto il nome di Gino Strada a commissario - si è detto lieto dell'accordo Emergency-Protezione Civile.
Le Sardine, però, hanno lanciato sui social la campagna Fategli Strada: sui gruppi Facebook e su Twitter i sostenitori del noto medico si sono fatti fotografare con un cartello in mano, recante la scritta #FategliStrada, affinché il governo lo promuova subito commissario.
Luigi di Maio, invece, si è mostrato più cauto sulla nomina: sempre ieri sera a Carta Bianca, il ministro ha affermato che quando si maneggia un nome importante come quello di Gino Strada bisogna fare attenzione a non esporlo troppo prima di averne ufficializzato la carica.
Protezione Civile ed Emergency, ecco il piano di emergenza
Nella giornata di oggi la Protezione civile e i medici di Emergency affronteranno i primi problemi legati alle gestione della crisi pandemica in Calabria. La regione, sotto commissariamento sanitario, non ha nessuna struttura adeguata per affrontare i contagi crescenti da Covid-19.
La prematura morte della presidente Jole Santelli e le ben tre dimissioni dei commissari alla sanità avute in 10 giorni hanno aggravato ancora di più la situazione.
Emergency e Protezione civile per prima cosa devono affrontare la questione delle strutture: è poi previsto il montaggio di ospedali da campo e la riconversione di hotel non in uso in Covid Hotel, dove poter ospitare i pazienti meno gravi. Dopo sarà il turno del personale: medici e infermieri dell'associazione metteranno in campo le loro conoscenze nell'affrontare la pandemia.