Non ci sarà il nome di Giuseppe Conte tra i candidati alle elezioni comunali di Roma. A rivelarlo è stato il presidente del Consiglio uscente, raggiunto dai microfoni del Tg3 mentre passeggiava per le vie della capitale. Dopo aver ribadito ieri in riunione con i deputati e senatori del Movimento 5 Stelle la decisione di non far parte del nascente Governo Draghi, Giuseppe Conte sembra intenzionato alla creazione di una nuova alleanza nel centrosinistra.

Giuseppe Conte ringrazia il Movimento 5 Stelle

La riunione di ieri è stata l'occasione per Giuseppe Conte di ringraziare il Movimento 5 Stelle, che lo ha sostenuto fin dal primo mandato del 2018, ribadendo la vicinanza agli ideali del partito e incitando deputati e senatori a fare lo stesso con il nuovo Governo dell'ex presidente della Banca centrale europea per non abbandonarsi a un autolesionismo che sarebbe fatale per il futuro del partito.

In quello che rimane un momento difficilissimo per il Paese, Giuseppe Conte ha ribadito che la compattezza delle forze politiche potrà fare la differenza e che, nonostante i pregiudizi su Draghi, il Movimento 5 Stelle debba mostrarsi maturo e lavorare per far sì che lo stallo politico termini presto e per far ripartire l'Italia.

Il "no, grazie" per le elezioni comunali di Roma va visto quindi non come un rifiuto ideologico né come un abbandono alla Politica, ma come un possibile punto di partenza per un progetto a livello nazionale del quale Giuseppe Conte punterebbe a essere leader, trasformando l'ex maggioranza M5s-Pd-Leu in una vera e propria coalizione politica.

Elezioni comunali Roma: il toto candidati

Il centrosinistra sta cercando di trovare un candidato unitario a sindaco di Roma: tra i nomi usciti negli ultimi giorni c'è quello del ministro uscente dell'Economia Roberto Gualtieri, in attesa però di una possibile riconferma nel nuovo Governo Draghi. Difficile che il Pd appoggi invece Carlo Calenda, isolato con la sua Azione ma sempre molto attivo sui social network.

Centrodestra, spunta Andrea Abodi

Toto candidati anche nel centrodestra dove sembra cadere l'ipotesi Bertolaso, impegnato nel piano antivaccini della Regione Lombardia; sono emersi i nomi del senatore Gasparri, la cui candidatura sarebbe però invisa alla Lega, e del manager Andrea Abodi, proposto da Fratelli d'Italia.

Memori del 2016, in cui le divisioni interne furono decisive nel mancato accesso al ballottaggio, i partiti del centrodestra non vogliono commettere errori e per questo si prendono ancora qualche settimana di tempo prima di scegliere il loro candidato per la guida di Roma.