Appena entrato in carica il Governo Draghi è subito tempo di polemiche per lo stop alla riapertura degli impianti di sci, decisa con poche ore di preavviso dal ministro della Salute Roberto Speranza, che ha scatenato reazioni controverse nell'opinione pubblica e nella Politica, tra cui quella piccata di Giorgia Meloni.

Brutto colpo per gli operatori del settore sciistico

In particolare la leader di Fratelli d'Italia ha attaccato la tempistica della decisione, avvenuta troppo a ridosso dalla riapertura degli impianti inizialmente prevista. In questo modo sono stati rovinati i piani di molti operatori del settore sciistico, che si erano organizzati nelle ultime settimane per consentire l'accesso alle strutture secondo i protocolli di sicurezza stabiliti dallo stesso Comitato Tecnico Scientifico.

Secondo Giorgia Meloni, il provvedimento firmato da Roberto Speranza è ingiusto e penalizza eccessivamente la categoria.

A preoccupare ulteriormente Giorgia Meloni i ristori economici a supporto del settore, anche se sull'argomento sono intervenuti prontamente i ministri in quota Lega Massimo Garavaglia (Turismo) e Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico) che, oltre a rassicurare Meloni, hanno aggiunto che sarà probabilmente necessario un incremento dei ristori rispetto ai 4.5 miliardi di euro che erano stati stanziati a stagione invernale non compromessa.

Salvini all'attacco di Arcuri e Ricciardi

Le polemiche sulle decisioni di Roberto Speranza, che hanno sancito lo stop alla riapertura degli impianti sci, hanno coinvolto anche Matteo Salvini, attualmente al Governo insieme a Speranza. Secondo il leader politico della Lega, andrebbero evitate dichiarazioni allarmistiche come quelle apparse prima a mezzo stampa e successivamente a Che Tempo che Fa, delle quali si è reso protagonista uno dei consiglieri di Speranza, Walter Ricciardi, ribadendo la necessità di un cambio di passo che era già parsa chiara nei giorni scorsi.

Priorità alla pianificazione delle riaperture per Matteo Salvini che da una parte si schiera dalla parte della comunità scientifica, ma che allo stesso tempo ha espresso dubbi su alcuni esponenti come Domenico Arcuri, che potrebbe confermato nel ruolo di commissario straordinario dal neo presidente del Consiglio Mario Draghi.

Il leader della Lega chiede però al nuovo Governo una modifica della strategia di comunicazione che si discosti dall'esperienza del Governo Conte 2.