"Martedì convocherò i leader del G7 per colloqui urgenti sulla situazione in Afghanistan. È fondamentale che la comunità internazionale collabori per garantire evacuazioni sicure, prevenire una crisi umanitaria e sostenere il popolo afghano per assicurarsi i guadagni degli ultimi 20 anni" ha annunciato con un tweet il premier britannico Boris Johnson. L'incontro virtuale del 24 agosto sarà una grande opportunità per pianificare un'azione comune sulla situazione afghana, per contrastare il terrorismo, ma anche per capire in che modo aiutare una popolazione martoriata.
Parallelamente continuano i lavori per l'organizzazione di un G20 straordinario sull'Afghanistan, con presidenza italiana.
Gli argomenti del G7 straordinario del 24 agosto
È un G7 proiettato al futuro quello del 24 agosto, atto a "prevenire una grossa crisi umanitaria e fornire aiuti alla popolazione afghana per la difesa del territorio" afferma Boris Johnson a riguardo. Il premier della Gran Bretagna ha anche intavolato discussioni con il premier turco Erdogan, d'accordo con lui sul bisogno di un nuovo governo afghano che rispetti la diversità e si impegni allo stesso tempo a proteggere le minoranze come donne e bambini. Importante la questione dei corridoi umanitari, per la quale i due leader sarebbero d'accordo su un futuro impegno europeo a dare aiuti e rifugi, attraverso un'azione condivisa con le Nazioni Unite.
Sul fronte italiano, Mario Draghi ha dato il via libera per l'utilizzo delle basi americane su suolo italiano per le evacuazioni gestite dagli Stati Uniti. Allo stesso tempo il premier non nega la sua preoccupazione per i civili afghani che non possono lasciare il loro Paese, dichiarando che servirebbe molto più di un G7 per provare a risolvere la complessa questione.
Il punto per l'Italia è riuscire a far sì che il governo talebano accetti delle soglie minime di rispetto dei diritti umani.
Il governo americano, dal canto suo, continua la grande operazione di evacuazione dei cittadini americani da Kabul, con l'aiuto di Germania, Spagna e Italia. Sul tavolo del G7 si parlerà anche di questo: è importante discutere per quanto riguarda la possibile presenza delle truppe Usa in Afghanistan anche dopo il 31 agosto.
Secondo alcune indiscrezioni, Boris Johnson sarebbe pronto a convincere Biden a far restare le milizie in territorio afghano.
L'avvertimento dell'ONU: si rischia una catastrofe
Mary-Ellen McGroarty, direttrice nazionale per l'Afghanistan del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, ha lanciato un allarme ai leader mondiali, sottolineando l'importanza di un intervento rapido ed efficace: "Dobbiamo portare rifornimenti nel Paese, non solo in termini di cibo, ma anche di forniture mediche, di rifugi. Abbiamo bisogno di soldi e ne abbiamo bisogno ora".
McGroarty ha ricordato che un afghano su tre patisce la fame, mentre numerosi bambini sono a rischio malnutrizione. Ciò rende urgente l'avvento di una risposta umanitaria.