Il ponte aereo italiano in Afghanistan volge al termine. Oggi l’ultimo volo lascerà l’aeroporto di Kabul. Trasporterà circa cinquanta afgani. L’arrivo in Italia è previsto per domani mattina. I velivoli italiani hanno evacuato oltre 4.800 afgani dall’inizio delle operazioni e ieri un C-130 è riuscito a decollare tra gli spari, poco prima che i due attentatori dell’Isis colpissero la folla radunata ai cancelli dell’aeroporto.

Afghanistan: gli alleati si preparano a lasciare il Paese

Nel pomeriggio, l’ultimo C-130 italiano del ponte aereo allestito per l’evacuazione degli afgani lascerà l’aeroporto di Kabul.

In serata, invece, Fiumicino attende l’arrivo di altri due velivoli dopo quello che trasportava 106 afgani.

La minaccia di attentati e la decisione degli USA di rispettare la scadenza del 31 agosto ha accelerato le operazioni d’evacuazione. Sono molti i Paesi che, assieme all’Italia, stanno per concludere il ponte aereo. La Germania aveva comunicato ufficialmente di voler concludere le operazioni entro oggi e secondo le notizie riportate dai media internazionali, i quattro voli previsti questo pomeriggio saranno gli ultimi.

Anche la Gran Bretagna sta ultimando le operazioni. Ben Wallace, ministro della Difesa, ha dichiarato a Sky News: “Non riusciremo a evacuare tutti in questa fase”. Alle 4:30 di stamattina, ora di Londra, i militari hanno chiuso il centro smistamento del Baron Hotel e gli ingressi all’Abbey Gate.

“Gestiremo le persone che abbiamo portato con noi, i circa 1.000 all’aeroporto, e cercheremo un modo di continuare a trovare le persone tra la folla dove possiamo”, ha detto Wallace. “Ma la parte generale della selezione è chiusa adesso ed è questione di ore”.

Afghanistan: rischio nuovi attentati

Frank McKenzie, comandante dello United States Central Command, è convito che il pericolo di nuovi attentati sia “molto reale”.

Ieri, nel corso della conferenza stampa, McKenzie ha parlato di possibili attacchi agli aerei in partenza. I terroristi potrebbero colpire con i missili. E mentre la paura di nuovi attacchi cresce, i cancelli dell’aeroporto stentano a contenere l’enorme folla che spera di unirsi al ponte aereo d’evacuazione.

Joe Biden ha promesso di completare l'evacuazione, di non lasciarsi intimidire dai terroristi e di “salvare” gli americani rimasti in Afghanistan.

“Qualsiasi americano desideri uscire dall'Afghanistan, lo troveremo e lo tireremo fuori”, ha detto Biden. In un discorso televisivo dinanzi alla nazione intera, il Presidente ha reso il giusto omaggio ai caduti. Li ha definiti “eroi impegnati in una missione pericolosa e disinteressata” che aveva come fine ultimo quello di “salvare la vita degli altri”. Ha quindi aggiunto: “A coloro che hanno compiuto questi attacchi oggi […] sappiate questo: non perdoneremo. Non dimenticheremo. Vi daremo la caccia e ve la faremo pagare”.

Biden ha poi informato la nazione che il Pentagono sta sviluppando “piani operativi per colpire le risorse, la leadership e le strutture di Isis-K".

L’appello delle Nazioni Unite

L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati calcola che 500.000 persone potrebbero lasciare l'Afghanistan per trovare asilo nei Paesi vicini, e chiede ai governi limitrofi di lasciare aperti i confini e di evitare qualsiasi tipo di rimpatrio. Shabia Mantoo, portavoce dell’agenzia, definisce la situazione afgana “fragile” e chiama la comunità internazionale al sostegno e all’accoglienza.