Il recente sciopero dei netturbini ha riproposto in tutta Italia il problema della raccolta dei rifiuti. Solo a Roma, probabilmente, il suddetto sciopero ha lasciato indifferenti i cittadini che non hanno notato grosse differenze tra il giorno dello sciopero della raccolta e tutti gli altri giorni. I cumuli di immondizia intorno ai cassonetti non erano, infatti, molto diversi da quelli di una normale giornata di lavoro.

Come si spiega l’emergenza rifiuti con la Tari più alta d’Italia?

Che l’emergenza rifiuti di Roma sia una conseguenza della cattiva amministrazione della città o, più nello specifico, dell’AMA, la società che gestisce il servizio di nettezza urbana nella Capitale, è difficile da capire, anche se è assai probabile un concorso di responsabilità al quale danno il loro incondizionato ed entusiastico apporto i cittadini dotati di scarso senso civico che continuano a buttare l’immondizia accanto al cassonetto e non dentro, la plastica nel contenitore dell’umido, il vetro al posto della carta e così via.

Tra i dati certi dell’emergenza rifiuti a Roma, oltre all’evidenza della situazione, ci sono le cifre fornite dall’AMA che riferiscono di una percentuale di assenze giornaliere tra i dipendenti dell’azienda del 18 per cento mentre, per quanto riguarda l’affidabilità dei mezzi a disposizione, solo il 60 per cento circola regolarmente.

Non va meglio dal punto di vista dei cittadini se è vero che, secondo i dati della Confartigianato, la raccolta dei rifiuti costa ai contribuenti romani circa 250 euro a testa di Tari, il doppio della media nazionale.

La soluzione dell’AMA: ‘Tenete i rifiuti a casa’

In attesa che la prossima amministrazione del Campidoglio riesca a trovare la soluzione per l’emergenza rifiuti di Roma, ci ha pensato il presidente dell’AMA, Daniele Fortini, a dare i primi utili suggerimenti, consigliando i cittadini di ‘tenere i rifiuti a casa’.

Il presidente Fortini, inoltre, ha provveduto anche a dare una spiegazione sulle tariffe Tari, individuando nel 20 per cento di evasione la responsabilità dell’aumento della tassa sui rifiuti.

Per quanto deplorevole possa essere l’evasione della tassa, sembra difficile che pur con il recupero alla legalità dei ‘furbi’ si possa di colpo risolvere un problema che peggiora di giorno in giorno a testimonianza di un fallimento su tutta la linea.

Qualunque possa essere la soluzione, fate presto!

RIFIUTI, LA REGOLA DELLE 4 R

Risolvere il problema rifiuti a Roma sta purtroppo diventando davvero impellente. Lo sciopero dell’Ama di questi giorni ci ha messo di fronte ad una realtà difficile. Roma non può e non deve essere invasa dalla spazzatura. Per la gestione dei rifiuti la parola d’ordine è “rifiuti zero” come obiettivo strategico. Spingendo al massimo l’acceleratore con il “porta a porta”, entro il mio primo mandato conto di raggiungere il 75% di raccolta differenziata. Non è un miraggio o una promessa da campagna elettorale. Si può fare, con la regola delle “quattro R”: riduzione, riutilizzo, riciclo, recupero. Anche i cittadini devono fare la loro parte. Nelle strade, nelle piazze e nei giardini voglio moltiplicare i cestini per non dare tregua a chi sporca, per mettere in condizione i romani e i turisti di rispettare Roma. Se i romani pagano la Tari devono in cambio ricevere un servizio adeguato.