Siamo in un'epoca in cui, qualsiasi rimprovero, viene vissuto come una sorta di offesa, alla quale bisogna immediatamente rispondere. Dopo la categoria degli insegnanti, ormai timorosi nello svolgere il loro ruolo educativo, a causa delle gravi conseguenze fisiche che alcuni di loro hanno dovuto subire, ora è il turno degli autisti di Bus.

La vicenda

Che la vita degli autisti di bus non rappresenti il massimo della felicità, è cosa risaputa. Questa tipologia di lavoratori, infatti, si trova costretta a convivere con un'elevata responsabilità e con un ruolo che, agli occhi di molti, viene visto come scarsamente autoritario.

Il rischio, dunque, è quello di trovarsi di fronte ad una persona altamente stressata e poco rispettata. Questo "mix letale" può dar vita, talvolta, ad episodi spiacevoli, soprattutto per gli stessi autisti, nel momento in cui, nei week end, si trovano davanti a manifestazioni di inciviltà, che si consumano proprio sui loro bus. L'ultimo caso si è verificato a Roma, nella notte, dove, secondo le ricostruzioni dei presenti, un autista avrebbe rimproverato tre ragazzi (forse ubriachi) che, con il loro atteggiamento aggressivo, stavano impedendo la normale corsa del mezzo. La reazione del conducente, però, non è stata gradita dai tre passeggeri che, dopo la lite, avrebbero aggredito l'autista, costringendolo a fermare il pullman.

Successivamente, lo avrebbero anche trascinato fuori dal bus, lasciandolo a terra, ferito. Ovviamente, i tre ragazzi sono fuggiti e, in seguito, l'arrivo dell'ambulanza ha fatto sì che l'uomo venisse trasportato all'ospedale più vicino. Sulla vicenda è stata aperta un'indagine, sulla quale si cercherà di far chiarezza nel minor tempo possibile.

Si tratta di baby gang?

Al momento, sembra molto difficile stimare l'età dei tre ragazzi e, di conseguenza, nessuno si è ancora sbilanciato nell'etichettare l'accaduto come un ennesimo fenomeno di "baby gang". L'ipotesi, però, non è del tutto esclusa. Infatti, il trio, non solo ha utilizzato il bus come mezzo di trasporto notturno, ma sembra anche che sia fuggito a piedi.

Questo potrebbe far pensare che, gli aggressori, non fossero in possesso di alcuna patente e, di conseguenza, che non abbiano ancora raggiunto la maggiore età. D'altro canto, il bus, viene anche utilizzato da individui maggiorenni che, soprattutto il sabato sera, concedendosi qualche bicchiere di troppo, non hanno alcuna voglia di rischiare sanzioni. Insomma, il caso è ancora aperto e, nei prossimi giorni, se ne saprà di più. Ciò che è certo, però, è che, alcune categorie di lavoratori, andrebbero esposte a minori rischi quotidiani.