Centrodestra e centrosinistra alla prese con la formazione delle liste in vista delle elezioni amministrative a Salerno. In attesa del via libera di Vincenzo De Luca sul candidato sindaco, l'attuale maggioranza prepara le liste. Con molta probabilità non ci sarà il simbolo del Pd con la coalizione che manterrà i simboli civici deluchiani, ossia Progressisti per Salerno; Campania Libera e Salerno per i Giovani. Quanto ai partiti a sostegno della compagine pro De Luca, ci saranno i Verdi Davvero e il Psi. Non si esclude, infine, un contenitore di centro che accolga l'Udc, Ncd e Scelta Civica.

Sulla carta il possibile candidato sindaco resta l'attuale facente funzioni Enzo Napoli ma non si esclude che nelle prossime ore lo scenario possa cambiare. All'orizzonte, infatti, si intravede nuovamente l'ombra di Fulvio Bonavitacola, attuale vicepresidente della giunta regionale della Campania.

A destra, invece, regna ancora la confusione. Fratelli d'Italia non mollano la presa e mantengono in piedi la candidatura a sindaco di Antonio Iannone, già presidente dell'amministrazione provinciale di Salerno. Forza Italia e Noi con Salvini resistono e si compattano su Gaetano Amatruda, ex portavoce di Stefano Caldoro. Intanto, spunta anche Gianluigi Cassandra, attuale presidente dell'Asi, sostenuto da Italia Unica di Passera e di Alessandra Caldoro, sorella dell'ex governatore della Campania.

Infine i civici, tra cui Roberto Celano che capeggia "Attiva Salerno" e Antonio Cammarota che guida l'associazione "La Nostra Libertà".

In campo anche il Movimento 5 Stelle che nei prossimi giorni scioglierà la riserva sul candidato sindaco. In lizza sono rimasti Oreste Agosto e Nicola Provenza nel mentre è quasi completa la lista dei candidati al consiglio comunale.

Ancora si valuta una formazione a sinistra del Pd. Sabato 6 febbraio a Salerno si riunirà "L'altra sinistra" che studia, dunque, un progetto alternativo all'attuale governo cittadino. In tal senso si pensa alla candidatura a sindaco di Andrea De Simone.Hai letto gli ultimi sondaggi politici?