“Non siamo razzisti né tantomeno bugiardi: è stato fatto tutto a nostra insaputa!”. Così il sindaco di Pagani, Salvatore Bottone, si è difeso dalle accuse rivoltegli in seguito alla notizia dell'arrivo di 50 immigrati in via Pesca, il cui caso, ha dato il via a una lunga striscia di polemiche che sembrano non arrestarsi. La popolazione risulta divisa in due parti, tra persone contrarie e cittadini solidali, mentre le reazioni dei gruppi politici prendono sempre più piede: dalla diatriba tra il sindaco Bottone e il partito Fdi, fino ad arrivare alla manifestazione di Forza Nuova che ha detto “no” alla presenza degli extracomunitari.

La scorsa notte, i membri del locale movimento di estrema destra sono scesi per le strade della città piazzando numerosi manifesti riportanti la scritta “Basta Immigrazione!”, come forma di protesta verso la decisione della Prefettura di collocare cinquanta migranti nell'ex scuola di via Pesca. “Un gesto che non condivido – ha dichiarato il sindaco Bottone – Bisognerebbe confrontarsi per capire le motivazioni che inducono a certi comportamenti”. Sui social network gli animi diventano sempre più incandescenti, infatti, i gruppi Facebook sintetizzano i sentimenti di gran parte della città: paura, timore ma anche dimostrazioni di odio, mentre qualcun altro si schiera in difesa dei migranti.

Il caso

Il caos è scoppiato dopo la comunicazione del Prefetto di Salerno il quale informava il comune che cinquanta persone sarebbero state ospitate in una struttura della periferia gestita dalla cooperativa San Pio di Angri, sostenuta dal padre spirituale Don Flaviano Calenda, parroco della chiesa del Corpo di Cristo. A quanto pare i primi 35 immigrati sono giunti a destinazione lo scorso lunedì, mentre i restanti 15, tutte donne, sono giunti due giorni fa.

Le reazioni

La notizia ha scatenato reazioni di vario genere e in molti hanno puntato il dito contro il sindaco Salvatore Bottone, il quale in passato aveva escluso il coinvolgimento di Pagani in opere di accoglienza. “La presenza di extracomunitari a Pagani, contrasta in modo stridente con la decisione di Bottone, il quale aveva pontificato che mai e poi mai avrebbe dato spazio ad immigrati.

Ha mostrato a tutti i paganesi, quanto vale la sua decisione, cioè niente” - ha dichiarato l'esponete paganese di IDV Alfonso Giorgio. Anche l'ex consigliere comunale Massimo D'Onofrio, in quota al partito Fratelli d'Italia, non ha fatto mancare le proprie accuse:”Il sindaco mentiva quando affermava che a Pagani gli immigrati non sarebbero arrivati. Questo è grave perché hanno offeso la cittadinanza. Sarebbe ora che l'amministrazione rimettesse il mandato per rispetto dei cittadini”.

Il primo cittadino Bottone è intervenuto sulla vicenda per difendere la sua amministrazione, dare lumi sulla situazione e precisare l'estraneità di Palazzo San Carlo nella decisione presa della Prefettura: ”Abbiamo avuto solo comunicazione ufficiale riguardo l'arrivo dei 50 immigrati ma al comune non è stata chiesta alcuna autorizzazione per tutto quello che compete situazioni del genere.

C'era stata una manifestazione di interesse che sarebbe stata sottoposta alle dovute valutazioni ma poi, i privati si sono fatti avanti dichiarando alla Prefettura di avere la struttura adatta per l'operazione e hanno piazzato una cooperativa che riceve 35 euro al giorno mentre i problemi resteranno della comunità locale”. La polemica è destinata a proseguire nelle prossime settimane, sperando che gli animi si calmino.