Sovente si sente parlare di attacchi di panico, ma non tuttisanno in cosa consista realmente questa patologia.

Gli attacchi di panico rientrano nelle disfunzionipsicofisiche: alcuni studi hanno evidenziato che non sono trasmessigeneticamente, potrebbero essere legati all’educazione impartita, alleesperienze vissute, ma soprattutto a ciò che, quotidianamente, assorbiamo intermini di tensione fisica e mentale, in poche parole allo stress.

Essere in luoghi chiusi e poco illuminati come un ascensore,o in ambienti grandi e molto luminosi per esempio in un supermercato, possonoessere cause scatenanti, come l’assunzione di caffeina e cannabis in dosieccessive.

I sintomi sono molti e ma non sempre riconoscibili. Un attacco di panico non è sempre legato a qualcosa di accaduto nell’immediato, quindi chi è preda di unacrisi, spesso la prima, non riesce a rendersi bene conto di cosa succede, noncapisce e questo fa si che cresca l’angoscia e la paura; in molti casi siarriva a perdere il controllo, sia psicologico sia fisico; smarrimento, sensodi occlusione al petto, respirazione difficoltosa, sudorazione abbondante,tremori e palpitazioni, frequentemente si associano ad un attacco cardiaco,ingigantendo lo stato d’ansia.

Fortunatamente, le cure in merito a quest’affezione sonoefficaci in breve tempo; solo in casi più gravi i medici ricorrono adantidepressivi, e comunque se le cure sono adeguate, la guarigione avvienecompletamente.

In ogni caso, la prima cosa da fare, quando si crede diavere un attacco, è cercare di allontanarsi dal luogo dove si è, mettersicomodi e respirare lentamente, una cosa importante è avere vicino a qualcunoche vi rassicuri e se siete soli, chiedete aiuto.

Importantissimo, quando si ha paura di soffrire di questomalessere, è rivolgersi al medico.

Non sempre gli attacchi di panico siripetono, può essere un episodio isolato e quindi non preoccupante, ma evitiamoil “fai da te”, non stiamo assemblando un mobiletto. Se trascurata, questamalattia può degenerare conducendo a patologie più gravi che sfociano anchenella depressione.

Buona norma sarebbe prevenire. Con piccoli accorgimentipossiamo imparare a rilassarci e a dormire meglio, per esempio con l’assunzionedi una tisana di biancospino, che con le sue proprietà aiuta il rilassamento.