Il governo francese haaperto un'indagine sui rischi delle sigarette elettroniche, osteggiate daimedici e di cui si sa ancora molto poco sui reali rischi che fanno correre aifumatori.

Anche in Italia RenatoBalduzzi, Ministro della Salute, ha invocato l'intervento dell'Unione Europeaper regolamentare l'uso delle e-cig, il cui mercato è sempre più simile ad unfar-west, senza alcuna regolamentazione precisa.

Le autorità, come diceil Ministro Balduzzi, devono avere urgenza di porre dei freni a questo mercatoselvaggio, dettando delle regole precise che i commercianti devonoobbligatoriamente seguire.

In Francia i fumatoridelle sigarette "classiche" sono 14 milioni e questa industria nel 2011 ha fatturato17,5 miliardi di euro. Con l'avvento delle sigarette elettroniche 500.000fumatori sono passati alle e-cig, convinti che in qualche modo la sigaretta cheva tanto di moda adesso li aiuti a smettere di fumare una volta per tutte.

Gli effetti del glicolepropilenico e della glicerina non si conoscono ancora del tutto, di certo si sasolo che il loro successo è stato grande fin da subito, nonostante che nel2011 l'Agenzia Francese di SicurezzaSanitaria aveva messo in guardia i fumatori di sigarette elettroniche dallanicotina che, in dosi variabili, è contenuta nelle e-cig.

È stata attuata ancheuna direttiva specifica dalla Commissione Europea ma l'iter si annuncia molto lungo,mentre l'Istituto Superiore di Sanità e l'OMS hanno più volte dichiarato che lee-cig contengono sostanze nocive che possono minare la salute dei fumatori.

In Italia gli "svapatori"sono 400.000, a fronte dei 12 milioni di fumatori tradizionali. I negozi die-cig in Italia sono arrivati a 1.500 unità, per un giro di affari di 350milioni di euro.