Negli ultimi anni, in Europa, il diabete sembra essere costantemente in aumento, tanto che uno studio recente evidenzia che nel 2020 il numero dei bimbi affetti da diabete di tipo 1 tenderà a raddoppiare. Allo stesso tempo il diabete di tipo 2 si fa largo sempre maggiormente anche fra i giovani.
Il diabete di tipo 1 è quello tendenzialmente legato alla familiarità, cioè ad una predisposizione genetica ad ammalarsi; difatti generalmente colpisce fin da bambini. E' causato dal fatto che il pancreas produce una quantità scarsa (o nulla) di insulina, l'ormone che ha la funzione di trasformare gli zuccheri in energia; di conseguenza questo ormone deve essere assunto dall'esterno, spesso per tutta la vita.
Il diabete di tipo 2 non dipende, invece, dalla familiarità ma da un'alimentazione eccessivamente ricca di grassi e zuccheri; normalmente colpisce gli adulti ma, negli ultimi anni, è in aumento anche tra i bambini e gli adolescenti, soprattutto nei casi di sovrappeso. In questo caso accade che le cellule del corpo hanno bisogno di zuccheri, ma quanto più sono numerose tanto più aumenta il fabbisogno di insulina; e nei casi di persone obese, il pancreas non è in grado di produrne la quantità necessaria. Il tutto viene aggravato dalla mancanza di attività fisica e da un'alimentazione sbilanciata che, affaticando il pancreas, lo mettono in condizione di produrre una quantità di insulina ancora inferiore.
Il diabete di tipo 2, tuttavia, si può e si deve prevenire, soprattutto per quanto riguarda i bambini. Innanzitutto è importantissima l'attività fisica che, bruciando gli zuccheri, aiuta a prevenire (e anche a curare) il diabete. Questo perché quando i muscoli sono inattività attingono energia non solo dai depositi di grasso ma anchedagli zuccheri che circolano nel sangue, abbassando automaticamentela glicemia.
L'attività fisica deve essere, però,quotidiana e di una durata di almeno mezz'ora: può andar bene ancheuna passeggiata, fare le scale, giocare al parco, andare inbicicletta.
Inoltre è fondamentale curare l'alimentazione. Nell'alimentazione quotidiana dei bimbi, il 55% delle calorie dovrebbe essere coperta dai carboidrati, soprattutto la pasta, uniti ai legumi che rallentano l'assorbimento degli zuccheri.
Sono sconsigliati, invece, il pane bianco e le patate (che provocano un aumento della glicemia quasi come gli zuccheri), i grassi animali e le bibite gassate. Importantissimi invece il pesce, le carni bianche, i formaggi freschi non fermentati e le verdure. Da evitare invece i frutti molto zuccherini come le banane, l'uva, i fichi, i cachi.