Il virus del Nilo occidentale, o West Nile, è apparso per la prima volta in Uganda nel 1937, in una donna che manifestava una febbre molto alta. In seguito si è diffuso in altre zone, soprattutto negli Stati Uniti, fino ad arrivare anche in Italia, nel 2008.
La West Nile è una malattia virale acuta e infettiva, che viene trasmessa attraverso le punture di zanzare, della specie chiamata Culex: esse pungono soprattutto dal tramonto fino all'alba del giorno successivo e si sono diffuse in tutta l'Italia.
La malattia si manifesta dopo un'incubazione che varia dai tre ai quindici giorni dopo la puntura dell'insetto infetto.
Il virus in alcuni casi è asintomatico, in altri si manifesta come una semplice influenza e, in altri ancora, il tutto può essere aggravato dalla compromissione del sistema nervoso, che può portare a meningiti, encefaliti o meningo-encefaliti.
Il pericolo di questa epidemia è sempre stato scampato dopo quell'avvenimento, ma ora sembra essere tornato. Infatti già un uomo di 71 anni, residente nella provincia di Rovigo, è stato colpito dal virus. Nelle ultime settimane si è notato che è aumentato il rischio, soprattutto nei paraggi del primo caso verificatosi, ossia nelle province di Verona, Venezia e Rovigo.
Purtroppo non esiste alcun vaccino contro la West Nile: l'unica cosa che si può fare è cercare in tutti i modi di proteggersi dalle zanzare, cercando di comprare degli spray repellenti, non indossando vestiti neri e non mettendo profumi, i quali possono attirare gli insetti.