E' comunemente noto a tutti che il fumo è il principale responsabile di molteplicimalattie respiratorie, cardiologiche e celebrali. Per un fumatore abituale risultamolto difficile smettere di fumare: in questo articolo spiegheremo come è possibileabbandonare questo vizio con i metodi psicologici senza utilizzare altri sistemitradizionali, come cerotti o gomme da masticare alla nicotina, che spesso non funzionano.
La prima cosa da dire è che il fumo non è una dipendenza fisica ma mentale, infattispesso l'uomo è schiavo di gesti quotidiani che negli anni hanno prevalso nellapersonalità di molti individui.
E' vero che in molti fumatori l'organismo si èabituato a ricevere una certa dose giornaliera di nicotina, ma questo è un aspettodecisamente secondario. Il cervello comanda ogni azione, positiva o negativa e ciporta sempre dove noi vogliamo andare in ogni situazione e in ogni circostanza.Innanzitutto bisogna prepararsi mentalmente a voler smettere ed autoconvincersiche è la migliore scelta, in poche parole bisogna pianificare le modalità d'azioneavendone ben salda la convinzione mentale di avere successo.
La prima cosa da fare quando si prende questa decisione è quella di smetterein tronco, cioè da venti sigarette a zero, drasticamente, perchè se lo si fa gradualmentevuol dire che il nostro cervello non e pronto ad affrontare questa imposizione.Se si decide di fumare due-tre sigarette al giorno allora vuol dire di essere ancoraschiavi del fumo e proseguendo in questa strada falliremo inesorabilmente.
Quandosi decide di smettere bisogna farlo con le sigarette in tasca senza fumare, in mododa mettere alla prova la nostra azione mentale per valutare il grado di volontàche si è raggiunto.
Inoltre non bisogna evitare di prendere il caffè perchè altrimentiaumenta la voglia di fumare, non è il corpo che ci comanda ma è la nostra menteche comanda il corpo, le sue esigenze devono essere dettate dalla nostra volontà.
Se un pacchetto di sigarette costa quattro euro, ogni giorno metteremo da partequattro euro come se le avessimo spese e dopo dieci giorni avremo un bottino diquaranta euro, dopo trenta giorni avremo centoventi euro, dobbiamo crearci un traguardoe quando cominciamo a raccogliere i frutti ci renderemo conto che stiamo raggiungendoi nostri obbiettivi.
Quando al mattino appena alzati ci rendiamo conto di tossire di meno ed averel'alito decisamente migliore oppure durante i pasti assaporiamo maggiormente i gustidella tavola, allora cominceremo a capire che siamo sulla strada giusta. Il periodopiù difficile sono i primi 15 giorni nel corso dei quali saremo nervosi e intrattabili,vediamo fumare chiunque e c'è una voce dentro di noi che ci dice "che malec'è? una sola sigaretta non fa la differenza!" e invece bisogna ignorare questavoce e continuare per la propria strada senza pensare a nulla. Poi passato il primoperiodo, tutto diventa più semplice e il corpo si comincia ad abituare a questacondizione avendo sempre meno esigenze e accusando anche sensazioni di disturboin presenza di fumatori.
Bisogna andare avanti con la consapevolezza che il fisico deve obbedire allamente senza condizioni, solo in questo modo possiamo centrare l'obiettivo e raggiungerela sospirata gratificazione psicologica e morale rafforzando in questo modo la giustaautostima.