La popolazione mondiale è altamente preoccupata per l'escalation di vittime e per il propagarsi di un'epidemia che scatena le fantasie degli sciacalli alla ricerca di scoop di pessimo gusto su presunti casi in Italia. Nessuno parla invece di ciò che sta facendo il mondo scientifico al riguardo, citando sempre e solo lo Z Mapp come unica speranza, dimenticando che è solo un siero sperimentale la cui efficacia deve ancora essere testata su un campione di individui molto più vasto. Sarà opportuno dunque fare il punto della situazione e informare che allo stato attuale esistono quattro società americane autorizzate a fare esperimenti per trovare un siero anti-ebola.

La disponibilità attuale

Finora si conosce il vaccino prodotto dalla Profectus BioSciences, sperimentato però solo sulle scimmie e mai provato sugli esseri umani. Altre versioni nel passato erano state adoperate ma nessuna di queste si è mai rivelata efficace. Si sa dello Z Mapp col quale si sono verificate le guarigioni di un medico e di una infermiera come riportato da tutta la stampa mondiale. Ancora pochi giorni e poi anche l'americana Nih si lancerà alla ricerca del siero anti-ebola attraverso un vaccino ideato dalla Gsk, società con sede in U.K. La cronaca delle terapie esistenti si esaurisce qui.

Le quattro sorelle

Sono quattro società farmaceutiche ad aver ricevuto le autorizzazioni e i finanziamenti necessari per la ricerca di un vaccino, come scritto in un articolo della rivista americana Forbes, tutte quotate a Wall Street: la Tekmira Pharmaceuticals Corp, La NanoViricides Inc, la BioCryst Pharmaceuticals Inc.

e la NewLink Genetics Corporation. Risale a circa sei mesi fa l'autorizzazione concessa a Tekmira Pharmaceuticals Corp., da parte della potente Food and Drug Administration per poter sperimentare i farmaci in grado di contrastare Ebola. Al fine di fare presto, la FDA ha riservato una sorta di corsia preferenziale al gruppo il quale, lo ricordiamo, è particolarmente attivo nello sviluppo di cure contro l'epatite B e il cancro.

Un successo nella ricerca contro il letale virus che sta facendo strage nel continente africano gioverebbe al titolo che attualmente è in calo a Wall Street. La NanoViricides Inc. lavora incessantemente allo sviluppo del programma anti-Ebola da oltre cinque anni. Lo scorso luglio sono riprese le ricerche che grazie all'impulso impresso dalle nuove tecnologie, come testimoniato dal suo Ceo Eugene Seymour, consentirà di realizzare un antidoto ancora migliore rispetto a tutte le attese.

Alla BioCryst Pharmaceuticals Inc. si lavora in particolar modo su un mix di sostanze mirate perché è stato visto che hanno effetti pressoché miracolosi nei confronti di alcuni virus e anche Ebola sembrerebbe regredire molto velocemente, ma sul progetto vige il più assoluto riserbo; pertanto non filtrano ulteriori indiscrezioni circa il progresso degli studiosi. La U.S. Defense Threat Reduction Agency ha erogato un ingente finanziamento di oltre 1 milione di dollari alla NewLink Genetics Corporation, la quarta società che lavora allo sviluppo del vaccino anti-ebola, allo scopo di approfondire studi specialistici sul virus letale. La notizia è stata diffusa sul sito della controllata Bioprotection Systems Corporation.