Lo scorso anno nel mese di luglio uscì la notizia che un'aspirina al giorno, per cinque anni di fila, era in grado di combattere il cancro. La notizia riprendeva uno studio pubblicato dalla rivista scientifica Lancet dove si sosteneva che l'assunzione di 75 mg di acido salicilico, ovvero l'ingrediente della comune aspirina, sarebbero stati in grado di proteggere dal cancro come quelli all'esofago, al polmone, allo stomaco, al pancreas e al cervello in percentuali tra il 20 e il 35%.

È notizia di questi giorni, agosto 2014, che la percentuale è salita al 50% per il cancro del colon.

Quest'ultima pubblicazione è stata fatta dalla rivista specializzata Annals of Oncology. Il ricercatore Jack Cuzick -autore dello studio- ha dichiarato di assumere aspirina ogni giorno per prevenire tumori e anche l'obesità. L'aspirina continua a far parlare di sé come un farmaco dalle molteplici applicazioni. Così a intervalli regolari esce la notizia di strabilianti particolarità dell'aspirina. Non sarà per caso la notizia estiva utile a riempire i tabloid?

La verità è che ancora oggi si ignora il meccanismo d'azione dell'aspirina. Uno studio ha trovato la capacità dell'acido acetilsalicilico di inibire la sintesi delle prostaglandine: proteine che sono presenti non solo nella prostata ma in molte parti del corpo, soprattutto nel tratto gastrointestinale, nei bronchi, nell'utero, nel cervello e nel sistema cardiovascolare.

Le prostaglandine svolgono una miriade di funzioni. Uno studio di qualche tempo fa ha dimostrato che l'aspirina, inibisce l'attività dell'enzima che trasforma l'acido arachidonico in prostaglandine. L'aspirina diventa allora una nemica stretta delle prostaglandine e le contrasta sul nascere diventando così un anticoagulante, un antinfiammatorio e un analgesico.

A pensare che questo farmaco è tra i più antichi e conosciuti del mondo e il suo successo commerciale è dovuto alla sintetizzazione, ovvero reso in forma pura e inalterabile dell'acido salicilico. Questa operazione di sintesi fu iniziata nel 1897 ad opera della Bayer, che poi mise in commercio due anni dopo con il nome di Aspirina.

Il nome aspirina deriva dalla "A" di 'acetil' e dalla 'spir' di 'Spirsäure', il vecchio nome tedesco dell'acido salicilico. Benvenuto allora all'acido acetilsalicilico: un farmaco utile a combattere molte patologie.