Mentre la sigaretta elettronica sembra già aver esaurito la propria funzione di novità, tra limitazioni, tasse e dubbi sulla sua reale efficacia sulla Salute, la Philip Morris (rinomata multinazionale del tabacco sovente alle prese con onerose cause legali) è pronta a lanciare un nuovo prototipo di sigaretta, anch'essa avente come scopo quello di nuocere il meno possibile alla salute. Vediamo come funziona e quando esce.
La sigaretta si chiama Marlboro Iqos ed è stata ideata dagli esperti della Philip Morris. In pratica, una volta inserita la minisigaretta in Iqos, una lama scalderà il tabacco.
Dunque non c'è più combustione, cosicché la sigaretta non si accende e i danni alla salute potrebbero essere decisamente ridotti. Ma al contempo si preserva anche il gusto.
La sigaretta è composta da due parti, una realizzata all'estero, molto simile ad un normale accendino, e un'altra prodotta in Italia. Per la precisione, a Crespellano, in provincia di Bologna. E darà lavoro a seicento persone.
La prima si compone di uno stick in cui inserire la minisigaretta e un caricabatterie con attacco Usb. La seconda, invece, è costituita dalle minisigarette vere e proprie contenute in un pacchetto dall'insolita forma orizzontale, per le quali viene utilizzato un particolare tipo di tabacco che scalda senza bruciare.
Questa nuova sigaretta sarà messa sul mercato in Giappone e in Europa a partire dal prossimo dicembre. La città italiana designata per prima per l'esperimento sarà Milano, mentre poi nel corso dell'anno prossimo dovrebbe arrivare in altre città italiane.
Questa nuova tecnologia può essere la speranza non solo per la salute degli irrinunciabili "della bionda", ma anche per le multinazionali del tabacco stesse, che tra campagne denigratorie e continue tasse stanno perdendo fior fior di quattrini l'anno.
Basti pensare che negli ultimi anni il calo delle sigarette è oscillato tra il 2 e il 3 per cento annuo. Magari Iqos salverà capra e cavoli, come si dice. Ossia fumatori e multinazionali produttrici delle sigarette.
