Raggiunti e superati i centomila pazienti trattati in tutto il mondo con un cura che si è rivelata efficace contro la sclerosi multipla. La terapia orale in questione si avvale dell'uso di fingolimod. Il farmaco è disponibile in Italia dal 2012, tale cura funziona sotto più aspetti, il tasso di recidiva, le lesioni alla risonanza magnetica nucleare (RMN), la progressione della disabilità e la perdita di volume cerebrale. Un successo che apre un nuovo scenario nell'ambito di una malattia che rende sofferenti e invalidi a vita, le speranze sono più che fondate se si pensa che sono dieci anni di esperienza clinica, ovviamente si deve andare cauti come sempre in ambito medico, ma la notizia non è equivocabile. Il bello della cura non è solo la sua efficacia ma anche la sua tollerabilità che sono consolidate, questo secondo aspetto che spesso non è garantito dai farmaci per simili malattie, farmaci che spesso in parole povere ti salvano da un male e te ne fanno venire un altro. Gli studi clinici sono stati comunicati da Carlo Pozzilli, professore ordinario di Neurologia, Sapienza Università di Roma e responsabile del Centro Sclerosi Multipla, Azienda Ospedaliera "S. Andrea", Roma, parlano di una terapia capace di rallentare la progressione della malattia, dalla risonanza magnetica di controllo il risultato è chiaro, c'è una riduzione di nuove lesioni ed il rallentamento del processo di atrofia cerebrale.

L'uso terapeutico di fingolimod è stato approvato anche da parte della Commissione Europea e confermato l'allargamento della prescrizione del farmaco nella sclerosi multipla recidivante-remittente (SMRR) anche per gli adulti che non hanno ottenuto riscontro positivo con altri farmaci orali (cosiddetti DMT). Circa 80 Paesi hanno detto sì alla nuova terapia. La sclerosi multipla è una malattia con lesioni a carico del sistema nervoso centrale. Per molti anni si pensava che la malattia riguardasse solo la sostanza bianca del sistema nervoso centrale, ma ormai molti studi hanno confermato che riguarda anche la sostanza grigia. La malattia determina un danno e una perdita di mielina in diverse zone, per questo viene chiamata "multipla", le aree in cui si verifica questa «demielinizzazione» sono di diversa grandezza e prendono il nome di placche. La formazione di lesioni (placche) può passare da una fase infiammatoria a una fase cronica, in questa seconda fase si formano delle cicatrici, da cui deriva il termine «sclerosi». Nel mondo circa 2,5-3 milioni di persone sono affetti da sclerosi multipla, di cui 600.000 in Europa e circa 72.000 in Italia. L'esordio può verificarsi ad ogni età della vita, per lo più tra i 20 e i 40 anni e nelle donne. Le cause sono quasi sconosciute, i medici grazie ai progressi possono arrivare a una diagnosi e a un trattamento precoce, c'è di buono che la malattia non riduce l'aspettativa di vita rispetto ad un soggetto non malato ma rende non autonomi e invalidi.