Come se non bastasse la già alta preoccupazione per l'Ebola, in Italia scoppia un altro spauracchio. Una malattia che fa un "ritorno di fiamma", dato che da quindici anni non sono più previsti vaccini per essa: il morbillo. E ciò sta incidendo sul fatto che colpisce sempre di più gli adulti, dato che i casi hanno un'età media di ventitré anni. A lanciare l'allarme è l'European Center for disease prevention and control, durante un Convegno sui vaccini a Roma. Il fenomeno è particolarmente presente in Italia e in Germania, specie in chi ha compiuto 30 anni.

Ciò perché in questi Paesi è stata soppressa la vaccinazione obbligatoria e così molti genitori non vaccinano i figli sotto i 2 anni.

Guardando ai dati statistici, si evince che in quest'anno nel nostro Paese sono stati registrati oltre millecinquecento casi (1.517), formando da soli un quarto di tutti i casi europei dove l'incidenza totale è di 4.735 casi totali. Sebbene ci sia stato un calo rispetto al 2008, quando nell'area Ue i casi erano cinquemila. Ma, appunto, a preoccupare è l'innalzamento drastico dell'età in cui ci si ammala. Nei sette anni precedenti, oltre il quaranta percento degli europei malati dal morbillo aveva più di 14 quattordici anni. Ma gli altri Paesi non stanno messi meglio, giacché solo quattordici Stati hanno una copertura di vaccinazione oltre al novantacinque percento per la prima dose, ma solo sette raggiungono la stessa percentuale per la vaccinazione di richiamo.

Il Ministero della Salute, di fronte a questo allarme, vuole rispondere con una maggiore comunicazione, cercando di infondere nei genitori la fiducia nella vaccinazione. Scardinato dalle voci che circolano in rete, che creano allarmismi (talvolta comunque fondati) sugli effetti dannosi postumi dei vaccini. Pertanto molti genitori preferiscono non vaccinare i figli se non obbligati.

Ma il morbillo preso in età adulta è comunque pericoloso. I segni più evidenti sono stati febbrili, nausea, cefalea e macchie rosse lungo il corpo. È facilmente trasmissibile per via aerea tramite muchi (come gli starnuti).