Il glifosato, conosciuto in tutto il mondo con il nome commerciale di Roundup, è una sostanza 'probabilmente cancerogena'. La notizia viene dalla Iarc, la prestigiosa agenzia internazionale per la ricerca sul cancro di Lione, che ha indicato il principio attivo presente nel diserbante della Monsanto come possibile causa dello sviluppo di linfomi non Hodgkin, un tumore del sangue.

Glifosato 'probabile' cancerogeno: dove viene usato.

Il glisofato viene utilizzato come principio attivo in oltre 750 prodotti, in genere diserbanti, utilizzati in giardinaggio, agricoltura e anche nella manutenzione di spazi verdi urbani.

Il maggiore produttore è la multinazionale Monsanto, che ha brevettato con il marchio Roundup le sementi ogm di mais e soia, lo stesso del potente diserbante al quale possono resistere.

Tracce della sostanza sono state rintracciate nell'acqua e nell'aria in misura crescente con l'avvicinarsi ai campi nei quali viene utilizzato, fino ad essere riscontrato nel sangue e nelle urine degli stessi agricoltori.

Nel comunicare i risultati delle analisi, la Iarc sottolinea che il suo è un parere non vincolante, in quanto 'spetta ai governi emanare regolamenti e leggi a tutela della salute pubblica'.

Glifosato 'probabile' cancerogeno: la reazione della Monsanto.

Insolitamente dura la reazione della Monsanto alla notizia del giudizio di probabile cancerogenicità della Iarc sul glifosato: 'E' scienza spazzatura'.

Secondo la multinazionale dei pesticidi, le analisi dello Iarc non sono trasparenti, anche perché, sempre a giudizio della Monsanto, hanno rifiutato di prendere in considerazione studi che provano la non pericolosità del glifosato.

Di tenore opposto, ovviamente, i commenti delle associazioni ambientaliste, pronte a richiedere l'immediato divieto di utilizzo del glisofato, sull'esempio di quanto già fatto dall'Olanda.

'Che faccia male alla salute dell'uomo e dell'Ambiente è risaputo da anni', ha fatto sapere l'Aiab, l'Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica', che da anni combatte contro l'utilizzo di questo ed altri pesticidi, spacciati per innocui.