Quando siamo nervosi o in ansia per qualcosa, oppure lofacciamo come gesto involontario, abitudinario, senza pensarci troppo su,tendiamo a sgranchirci le dita facendo pressione su di esse, tirandole o intrecciando lemani. Un gesto che poi comporta quel rumore che definiamo “scrocchio”, di quiil gesto prende il nome di “scrocchiarsi le dita”. Ma da cosa è causato? Ingenere pensiamo che siano le ossa che fanno rumore, ma un team di ricercatoridell'Università dell'Alberta, in Canada, hanno invece rivelato un’altra causa,con un’apposita ricerca.
Cosa causa il rumore detto “scrocchio”
In pratica, come riporta il portale dedito a questioniriguardanti la Salute, Italiasalute, lo scrocchio deriva dalle bolle che siformano all'interno delle nocche, composte da idrogeno e ossigeno.
Infatti, frala giuntura della nocca e l'articolazione formata da muscoli e tendini, esisteuna cavità in cui ristagna il liquido sinoviale che lubrifica l'articolazionestessa. Ed è proprio in questo cavo che si generano bolle che poi fanno rumorequando facciamo pressione sulle dita. Un po’ come, per intenderci, quando cidivertiamo a schiacciare quelle buste con le bollicine che si utilizzano comeimballaggio a protezione di materiale delicato.
Come la ricerca è giunta a queste conclusioni
I ricercatori canadesi hanno realizzato la scoperta in mododel tutto artificiale, dunque non utilizzando un campione di soggetti costrettia scrocchiarsi le dita (cosa che rievocherebbe un film di Paolo Villaggio su Ugo Fantozzi).
Ci sonoriusciti grazie alla risonanza magnetica, riproducendo un tiraggio artificialedel dito posto all'interno della macchina. In realtà, questo studio non è utilesolo per svelarci una curiosità su quello specifico rumore, bensì potrà aprirenuovi sorprendenti scenari ben più delicati per lo studio delle learticolazioni della colonna vertebrale.
Infatti gli scienziati canadesi puntanoad anticipare il sorgere di problemi articolari prima che diventinoinvalidanti.
Insomma, per ora accontentiamoci di questa curiositàsvelata. Almeno sappiamo che quando scrocchiamo le dita non abbiamo rotto alcunosso.