Sono 208 gli esami, tra cui Tac, risonanza magnetica e test specialistici vari che non potranno essere prescritti se non in presenza di determinate condizioni. Il ministero della Salute ha presentato ai sindacati dei medici la lista delle prestazioni sanitarie che dovranno essere soggette a criteri di ‘appropriatezza’, incassando la ferma contrarietà, fino alla minaccia dello sciopero, da parte dei rappresentanti dei camici bianchi. Contrarietà espressa in particolare per quanto riguarda le sanzioni previste per i medici che prescrivono ‘esami inutili’

‘Esami inutili’ e le sanzioni per i medici: ecco i tagli alla Sanità

Il decreto sui tagli alle prestazioni sanitarie ‘inutili’, studiato in funzione di spending review, era già stato annunciato da mesi e presentato alle società scientifiche dei medici.

Rispetto alle prime ipotesi, l’elenco delle prestazioni la cui prescrizione dovrà rispondere a criteri di ‘appropriatezza’ e passato da 180 a 208, includendo esami quali Tac, risonanza magnetica, test allergici ed esami di laboratorio.

Per la prescrizione di uno degli esami inseriti nella lista, dovranno essere riscontrate alcune condizioni, solo alla presenza delle quali la prestazione potrà essere erogata a carico del servizio sanitario nazionale. Le Tac, ad esempio, potranno essere prescritte sono in presenza di patologie oncologiche e di traumi, mentre gli esami per l’individuazione del colesterolo dopo i 40 anni, potranno essere prescritti solo una volta ogni 5 anni, salvo che, nel frattempo, siano intervenute nuove terapie.

Previste sanzioni pecuniarie per i medici che prescriveranno ‘esami inutili’, che non rispondono, cioè, a criteri di appropriatezza, sotto forma di trattenute sul salario accessorio.

Sindacati contro i tagli alla Sanità: pronto lo sciopero dei medici

Secondo i sindacati dei medici, il decreto sull’appropriatezza degli esami è solo un modo ‘ipocrita’ di mascherare i tagli alla Sanità che avrebbero, secondo i sindacati, il solo effetto di ‘incrinare il rapporto di fiducia tra paziente e medico’, con quest’ultimo trasformato in un funzionario ammnistrativo che prescrive in funzione di un’ottica di risparmio.

Contestati, tra le altre cose, i criteri con cui le diverse Regioni dovrebbero garantire un’applicazione omogenea del decreto su tutto il territorio nazionale.

Proteste che hanno portato tutti i sindacati dei medici a preannunciare iniziative di protesta di tutto il settore sanitario, fino allo sciopero.

Passando all’iter di approvazione del decreto sugli ‘esami inutili’, i sindacati avranno ora due giorni di tempo per presentare le loro osservazioni al ministero; seguirà, quindi, il parere del Consiglio Superiore della Sanità e poi l’approvazione definitiva da parte del Consiglio dei Ministri.