Maria Luisa Brandi - Professore Straordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo del Dipartimento di Medicina Interna dell'Università di Firenze - ha condotto di recente uno studio sugli effetti di alcuni alimenti sulle cellule tumorali, da cui emergono probabili sviluppi interessanti: sembra che, integrando la dieta con i legumi e l'olio extravergine d'oliva, questi rallentino sensibilmente la loro proliferazione. I dati relativi ad alcuni risultati ottenuti sono stati resi noti durante il convegno scientifico sui prodotti tipici, organizzato dal Centro di Ricerca e Valorizzazione degli Alimenti.

I dati provengono da sperimentazione in vitro

Un particolare tipo di analisi che consente di osservare un singolo fenomeno isolandolo dal contesto che potrebbe alterare i dati raccolti. Durante la ricerca sono state utilizzate due identiche culture di cellule umane di un tipo di cancro del colon, ovvero due nuclei con un equivalente numero di cellule (circa 10 mila). Per circa 12 giorni, uno dei nuclei è stato trattato con ceci, fagioli e olio extravergine di oliva; l'altro, invece, non ha subìto nessun trattamento. Per 'somministrare' i tre alimenti, i ricercatori ne hanno prima fatto un estratto, ricavandone poi una polvere solubile nella coltura delle cellule cancerose. Quindi, a intervalli di 48 ore, si sono registrati i dati relativi alla crescita di entrambe le masse tumorali.

Il risultato è stato sorprendente: le cellule non trattate, dopo due settimane, si sono sviluppate in misura esponenziale, passando da 10mila a 980mila; al contrario, quelle sottoposte al trattamento sono rimaste sotto le centomila (circa 86 mila, 12 volte in meno rispetto al gruppo di cellule non trattate). 'Anche se attualmente non ci sono dati che dimostrino il medesimo effetto anche sugli esseri umani - spiega la professoressa Brandi - i risultati sono molto importanti.

Al punto da lasciar pensare che, inserire nella dieta almeno due volte a settimana alimenti come i legumi,possano svolgere un'azione preventiva nei confronti del tumore del colon'.

Alimenti ricchi di fitoestrogeni, contenuti nelle piante

Hanno una struttura e un'azione simile a quella degli ormoni femminili, ricchi di particolari sostanze naturali non steroidi, noti per l'efficacia nel contrastare i tipici disturbi della menopausa (sbalzi di umore, tachicardia, vampate di calore, ecc.).

Il loro vantaggio è che non causano gli effetti collaterali indesiderati spesso legati alla terapia ormonale sostitutiva. 'Una dieta integrata regolarmente dai legumi - aggiunge la professoressa Brandi - può quindi essere molto utile per riequilibrare, in modo del tutto naturale, almeno in parte il calo ormonale che si verifica nelle donne durante il periodo critico'. Per i ricercatori, il prossimo passo sarà quello di verificare se i tre alimenti - ceci, fagioli ed olio extravergine d'oliva - utilizzati nella sperimentazione in vitro, hanno il potere di bloccare la proliferazione delle cellule tumorali anche nell'uomo.