Torna l'incubo influenza suina. E ancora una volta, il ceppo viene dall'Asia. Un Continente già protagonista, in negativo s'intende, per il nascere di altre epidemie simili. Nella fattispecie, l'allarme viene dalla Cina, già alle prese con il problema inquinamento che ha raggiunto livelli inquietanti. Questa volta i pericoli sono maggiori, come hanno spiegato i ricercatori cinesi del National Avian Influenza Reference Laboratory. I quali hanno pubblicato nuovi studi, sottolineando che rischiamo un'epidemia globale. Vediamo di seguito cos'è l'influenza suina e perché rischiamo molto.
Cos'è l'influenza suina
Partiamo col conoscere questa forma epidemica. L’Influenza suina è una malattia che colpisce l'apparato respiratorio ed è trasmissibile per via diretta. Ciò significa che può essere trasmessa mediante goccioline; dunque semplice tosse o starnuti. O per via indiretta, ovvero mediante le mani entrate in contatto con oggetti contaminati con le quali poi tocchiamo naso, occhi e bocca. Senza averle lavate prima. Ecco perché i medici, in periodi di diffusione di questa patologia, consigliano di lavare spesso le mani soprattutto se si frequentano locali pubblici. Buona abitudine può essere anche quella di portare con sé prodotti come l'amuchina.
Perché rischiamo l'epidemia globale
Detto cosa sia questo tipo di influenza, cerchiamo di capire perché c'è il rischio di una sua diffusione a livello mondiale. A spiegarlo è Hualan Chen, direttore dell'istituto autore della ricerca. A un'agenzia di stampa cinese ha affermato che l’EAH1N1 – come viene definita l'influenza suina in gergo medico - è uno dei candidati più probabili a causare la prossima epidemia globale di influenza nell’uomo.
Di qui la necessità di agire in maniera immediata per stroncarla sul nascere ed evitare che arrivi dagli animali all'uomo, con la successiva trasmissione tra esseri umani. La quale potrebbe avere effetti incontrollati e devastanti. I ricercatori temono che gli anticorpi presenti nell'uomo siano insufficienti per combattere efficacemente questo virus.