Scoperto il gene responsabile di barba e capelli grigi, o bianchi che dir si voglia. Si tratta del gene "Irf4", individuato grazie ad un recente studio, condotto da un gruppo di ricercatori dello University College di Londra. Il gene, precedentemente conosciuto grazie ad alcuni studi affrontati, è stato analizzato per conoscerneil suo scopo specifico e le sue funzionalità. Secondo i ricercatori, se ancora oggi le persone giovani iniziano ad avere capelli o barba grigia improvvisamente, la causa non è imputabile allo stress accumulatoo allo smog cittadino.
Lo studio infatti ha rivelato che, analizzando il Dna di un campione di circa 6 mila componenti, sia maschi che femmine, esiste un apposito gene che porta ad ingrigire i nostri capelli. Inoltre, grazie a questa analisi, è stato possibile giungere alla scoperta dell’esistenza di altri geni che determinano il volume, la densità e lo spessore di capelli ricci, lisci e sopracciglia.
Lo studio inglese
Spesso possedere una peluria grigia o copiose quantità di capelli bianchi equivale ad andare immediatamente dal parrucchiere. C’è chi farebbe il possibile per mascherare i capelli grigi e chi, invece, preferisce rimanere brizzolato (ma è questo il caso dell'universo maschile). La maggior parte degli uomini, infatti, è convinto che questi abbiano una qualità in più, che li rende più interessanti e attraenti agli occhi delle donne.
Tuttavia, Kaustubh Adhikari, autore della ricerca, sostiene come, grazie ai risultati ottenuti, sia stato possibile individuare la scoperta di altri geni. Ad esempio, a determinare i capelli ricci è il PRSS53; quello che regola forma e spessore della barba si chiama inveceEDAR. Mentre, le caratteristiche delle sopracciglia si originano attraverso il gene FOXL2, che ne regola lo spessore e la densità.
In conclusione, è stato individuato anche il gene del monociglio, dovuto al gene PAX3.
I ricercatori affermano che, se si condusse un approfondimento sullo studio svolto, molto probabilmente si potrebbe giungere a nuove scoperte riguardanti le funzioni di questi geni. Essi sono convinti che questi non siano isolati, ma anzi che collaborino con altri fattori.
Per rivelare tale convinzione però occorre attendere di condurre altri studi più specifici e mirati.Se volete ricevere ulteriori notizie o aggiornamenti, potete cliccare il tasto "Segui", accanto al nome dell'autore.