Alcol, fumo, cattiva igiene orale, virus del papilloma e protesi dentarie sono solo alcune delle cause che possono provocare tumori. Un recente studio, condotto dai ricercatori del National Cancer Institute, si è concentrato suuna particolare tipologia diinfezione, ovvero quella del virus Hpv, che viene trasmesso da partner a partner. E, secondo gli studiosi, nella maggior parte dei casi ciò avviene attraverso il sesso orale. Si tratta di un "contagio" in continua crescita e colpisce almeno 12 persone ogni 100 mila abitanti. In occasione della seconda Giornata della Prevenzione del 1 aprile, sarà possibile effettuare uno screening gratuito con gli specialisti dei reparti.

La ricerca sull'HPV

Lo studio è stato condotto su un campione di individui e, a ciascuno, è stata individuata l’incidenza delle infezioni da HPV genitale. I ricercatori, grazie ad una prima raccolta di dati, hanno osservato che circa il 4,5 per cento degli uomini ha contratto un’infezione orale da HPV e che il tipo più comune si sviluppa tramite il sesso orale. Gli esperti rivelano che prevenire il cancro orofaringeoè possibile, se solo gli uomini che annualmente continuano ad esserne colpiti, seguissero una giusta prevenzione. Infatti, adottando uno stile di vita completamente sano, la sopravvivenza al tumore aumenterebbe dell’80 per cento.

Pertanto, gli specialisti consigliano di seguire diete sane, ricche di vegetali, frutta e carboidrati che permettano al proprio organismo il giusto Benessere.

Inoltre è bene non fare un eccessivo uso di alcolici e non trascorrere troppo tempo sotto i raggi del sole. Infine, i ricercatori sottolineano l’importanza dei contraccettivi e spingono ad utilizzarli sempre, ogni qualvolta il desiderio si accende.

A tal proposito l’Associazione Otorinolaringologi ospedalieri italiani (AOOI) ripropone per la seconda volta l’evento per sensibilizzare e porre la dovuta attenzione sui rischi connessi ai tumori del cavo orale.

In questa occasione, sarà possibile effettuare uno screening gratuito, rivolto in particolare a coloro che ne sono a rischio.

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