Molti sono i fattori che contribuiscono al nostro Benessere, dall'alimentazione all'attività fisica, dai fattori genetici alle condizioni ambientali. Alcuni sono dannosi, come l’obesità, l’ipertensione, il fumo di sigaretta, gli inquinanti ambientali, la sedentarietà, ecc. Altri invece, che si collocano in posizione diametralmente opposta ai precedenti, come una corretta e variegata alimentazione, una bassa colesterolemia, la pressione arteriosa sotto controllo, ambienti salubri e attività fisica, sono fattori che favoriscono una buona Salute.

Un recente studio inglese, pubblicato su Lancet Diabetes & Endocrinology, aggiunge un altro elemento alla lista delle cose negative del nostro stile di vita, la scelta del mezzo di trasporto per andare al lavoro.

Lo studio della “London School of Hygiene and Tropical Medicine”

Consideriamo che circa la metà degli inglesi, oltre 23 milioni, sono lavoratori pendolari che usano principalmente l’auto per andare al lavoro. Altri, visto anche l’efficienza dei mezzi di trasporto d’oltremanica, preferiscono i mezzi pubblici. Se le distanze non sono elevate, molti vanno al lavoro in bicicletta o a piedi.

Un gruppo di ricercatori inglesi ha voluto studiare quale impatto può avere, su una popolazione di questo tipo, la scelta del mezzo di trasporto per andare al lavoro.  

I risultati sono stati pubblicati su Lancet Diabetes & Endocrinology, a firma di Ellen Flint e Steven Cummins. Da anni la National Institute for Health and Care Excellence (Nice), l’istituto britannico per l’eccellenza nella salute, raccomanda l’uso dei mezzi pubblici come soluzione ottimale di trasporto, anche dal punto di vista della salute pubblica. Oltre ai ben noti benefici sulla riduzione del traffico privato, dell’inquinamento atmosferico, degli incidenti stradali, dei problemi di parcheggio, ecc.

500 mila pendolari, di età tra 40 e 69 anni, residenti nel Regno Unito, sono stati messi sotto osservazione.

Di questi ben 150 mila risultavano obesi. Si tratta di una ricerca su larga scala, senza precedenti.

I risultati non lasciano dubbi: i pendolari che andavano al lavoro a piedi o in bicicletta, o semplicemente prendevano i mezzi pubblici, avevano una condizione fisica oggettivamente migliore rispetto a coloro che usavano l’auto. Tale condizione è stata valutata come minore indice massa corporea e valori ematici più bassi, dal colesterolo ai trigliceridi.

Non sempre è necessario fare una intensa attività fisica

Questo studio ha dimostrato che per migliorare le nostre condizioni di salute, a volte può bastare lasciare l’auto in garage e muoversi diversamente.

Una semplice camminata, per prendere il treno o l’autobus, può essere già sufficiente a ridurre il sovrappeso.

Non è solo una questione psicologica ma questo benessere è suffragato da parametri ematici come colesterolemia, trigliceridemia, indice di massa corporea, ovvero il rapporto tra peso (Kg) e il quadrato altezza (m2).  

L’autrice di questo lavoro, Ellen Flint, conclude dicendo che “la scelta del mezzi pubblici dovrebbe rientrare in una strategia globale mirata a ridurre sia l'obesità sia le comorbidità correlate”, mentre Lars Bo Andersen, del Sogndal and Fjordane University College in Norvegia, in un editoriale che accompagna questo lavoro, aggiunge: “Anche se un’attività fisica è moderata, e non aumenta né la frequenza cardiaca né la sudorazione, come può essere quella di un pendolare che prende i mezzi pubblici, è comunque benefica per la salute”