Forse non tutti conoscono la distinzione che è stata fatta dalla medicina riguardo i due tipi di colesterolo presenti nel corpo umano: il primo è quello sicuramente più conosciuto e spaventoso(altresì detto LDL), che rischia di provocare ostruzioni all'apparatocardio-circolatorio, bloccando il flusso di sangue dal cuore allaperiferia dell'organismo se presente in grandi quantità. Il secondo(e sicuramente meno conosciuto) è il colesterolo HDL che vienecomunemente denominato “buono” per via delle sue funzioni diprotezione contro i disturbi cardio-circolatori di una persona sana:in pratica questo tipo di sostanza ripulisce il sangue dall'altrotipo di colesterolo che può accumularsi in vene ed arterie.

Attraverso questo meccanismo l'HDL funge da antiossidante, perché trasporta le impurità nel fegato il quale trasforma il colesterolo“cattivo” in bile, espulsa successivamente dall'organo inquestione. Molte persone, però, dopo aver fatto le analisi delsangue, potrebbero riscontrare livelli normali di colesterolo“cattivo” (che, ricordiamo, non deve superare i 200 mg/dl) maallo stesso tempo valori troppo bassi di colesterolo “buono” (chedev'essere maggiore di 60 mg/dl).

Niente paura, perché da una recente analisi dell'American Journal of Clinical Nutrition si è dimostrato come un'alimentazione ricca di orzo ed avena possa rialzare i livelli di HDL nel sangue. Non solo, perché tale valore può essere incrementato perdendo peso, un fattoreche aiuta a prevenire anche il diabete, nonché facendo parecchia attività motoria.

Fra gli alimenti e le bevande consigliati peraumentare il colesterolo “buono” oltre ai beta glucani, la ricerca suggerisce un consumomoderato di alcol (in particolare di vino rosso) e di olio d'oliva, da utilizzare al posto del burro,nonché degli Omega 3 contenuti nel salmone. Smetteredi fumare, infine, oltre a prevenire il rischio di ammalarsidi tumore, permette all'organismo di far rialzare i valori delcolesterolo "buono" senza utilizzare farmaci.