Il morbillo è una malattia esantematica contagiosa e altamente infettiva. Si può controllare con un buon programma di vaccinazione. Una recente ricerca pubblicata su JAMA, a firma di Saad Omer della Emory University di Atlanta, evidenza come la prima causa della recrudescenza dei casi di morbillo nel Nord America è dovuta proprio alla mancanza di una copertura vaccinale. Per motivi vari, da quello religioso a controindicazioni mediche, il 57% dei soggetti colpiti da morbillo non era stato vaccinato. Anche in Europa si sta registrando un fenomeno simile.

Lo scorso anno ci sono stati quasi 4 mila casi, facendo segnare un significativo incremento rispetto all’anno precedente. In controtendenza il nostro Paese.

Il rapporto annuale dell'European Center for Diseaes Control (Ecdc)

Secondo il rapporto di questa Agenzia europea, lo scorso anno in Europa sono stati registrati ben 3969 casi di morbillo, con un 61% dei casi censiti in Germania. Si tratta di un fenomeno preoccupante ed in aumento, con 350 casi in più rispetto all’anno precedente. Anche in questa classifica i tedeschi sono in cima, anche se questo primato non è certamente invidiabile. L’Italia, invece, è in netta controtendenza. Infatti nel nostro Paese si è passati da 1600 casi nel 2014 a solo 247 casi censiti nel 2015, meno che in Francia, con 364 casi e in Austria, con 300 casi.

I soggetti più a rischio sono proprio i bambini nel primo anno di vita, con 55 casi per milione di abitanti, seguiti dai più grandicelli, 1-4 anni. La vaccinazione è una efficacia arma contro il morbillo ma non sempre i genitori provvedono a vaccinare i propri figli in questi primissimi anni di vita.

Oltre il morbillo, la rosolia

Non solo morbillo. La seconda malattia esantematica, censita dal rapporto Ecdc, è la rosolia. Si tratta di una infezione virale che non desta particolari preoccupazioni ma che può diventare molto importante se colpisce una donna nelle prime fasi della gravidanza, in quanto è altamente probabile che ne venga contagiato anche il feto con possibili danni permanenti al bambino oltre al rischio, nel 20% dei casi, di procurare l’aborto.

Nel 2015 in Europa sono stati registrati 2193 casi di rosolia, praticamente quasi tutti in Polonia, con 2029 casi. In Germania ne sono stati segnalati 90 casi mentre in Italia solo 38 casi. In questa classifica il nostro Paese è al terzo posto.

La vaccinazione è la migliore profilassi attualmente disponibile

Abbiamo visto lo studio americano pubblicato su JAMA, altrettanto sono le conclusioni del rapporto dell’Agenzia European Center for Diseaes Control. La maggiore percentuale di casi di contagio si osserva proprio in quelle fasce di popolazione non sufficientemente protette da una copertura vaccinale.

L’Europa si era prefissata l’obiettivo di ridurre le malattie esantematiche a meno di 1 caso per milione di abitanti.

Siamo indubbiamente lontani da questa meta che necessita un forte aumento della copertura vaccinale in ampi strati della popolazione. Non solo tra gli adolescenti ma anche tra gli adulti.

Chissà se un giorno queste malattie esantematiche si potranno definitivamente eradicare come un tempo fu con il vaiolo che, è bene ricordarlo, la battaglia fu vinta grazie ad una massiccia campagna di vaccinazione.