Da diverso tempo ilnostro paese sta affrontando il problema della sostenibilità del servizio sanitario a garanziadell'equitànei confronti dei cittadini, in base alla richiesta e offerta. Il fine principale degli addetti ai lavori è quello di rendere la spesa pubblica per la sanità più sostenibile, senza dover compromettere il servizio offerto a favore dellacollettività eaccesso alle cure. È iniziato più o meno in questo modo lo studio del Def 2016 da parte di Nerina Dirindin senatrice del PD, incaricata di redigere il parere della commissione sanità.

Un'analisi articolata edesaustiva che di fattoha dato ilvia liberaal documento di economia e finanza del governo.La senatrice ha evidenziato sopratuttole problematiche che riguardano il comparto sanitario italiano, alle prese con una forte scarsità di personale, benché coadiuvato da ottimi farmacisti innovativi.

Le emergenze più importanti da affrontare per la sanità italiana

È stata un'analisi profonda quella espressa dellaDirindin, in cui ha messo in luce delle problematiche da affrontare nell'imminente futuro.In primis, la forte decrescita nei prossimi tre anni della spesa sanitaria, che potrebbe avere un impatto negativoverso i cittadini, portandouna rilevanza consistente della spesa sanitaria pubblica sul Pil al 6,5%.

A talproposito, alcuni senatori hanno commentato denunciandodi come la sanità nelnostro paese risulta di gran lunga inferiore a quella di altri stati della comunità europea. Come secondo punto, la verifica di cosa sia effettivamente accaduto nel 2015, con una spesa maggiore dell'1% rispetto all'anno precedente, lasciando leprevisioni della Legge di Stabilità 2016 poco omogeneee realistiche.Per i senatori della XII commissione, c'è la necessitàdi un'analisi più articolata,in grado di consentire degli interventi mirativerso laspesa da parte delle regioni, al riguardo di una adeguata assistenza.

Infine, la sfida dei farmacisti innovativi, per i quali èfondamentale programmaree organizzare degli interventi sotto il profilo strutturale ed economico - finanziario, in modo da favorire un progetto meticoloso rivolto al prossimo futuro. Non per altro, il mese scorsoAlessandro Mugelli, presidente della Sif, società italiana di farmacologia, aveva parlato di come il farmacista debba avere una conoscenza più appropriata nei confronti diqueipazienti che assumono deifarmaci innovativi, per ottimizzare la qualità della terapia. Per questo è opportunoche ci sia una continua interazione tra farmacologi e farmacisti.