Il “medical need”, ovvero l'esigenza medica di abbattere il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari nei soggetti con diabete di tipo 2, è alquanto urgente.La dieta paleolitica ha già più volte mostrato, in diversi studi clinici, di diminuireil grasso epatico e viscerale, e di indurre beneficimetabolici, sia in pazienti con diabete di tipo 2, che in donne obese e post-menopausa.
Una nuova ricerca, pubblicata alla fine di maggio 2016 sulla rivista "Diabetes Metabolism Research and Reviews", ha rivelatoaltri dati significativi: riduzione della massa grassa e miglioramento dei parametri metabolici (aumento della sensibilità insulinica, controllo della glicemia e della leptina, ormone della sazietà), nei soggetti con diabete mellito 2.
I risultati sono stati ottenutianche senza esercizio fisico aerobico supervisionato da un trainer. L'aggiunta di attività aerobica ha lievemente migliorato i markers metabolici e ha contribuito a preservare maggiormente la massa magra.
Questo metodo appare, dunque, adatto a contrastareil grasso addominale, a superare facilmente la ridotta tolleranza al glucosio e a migliorare il senso di sazietà.
Dieta paleolitica
Nasce dall’idea che circa 10.000 anni fa, in seguito all’introduzione dell’agricoltura e della coltivazione del frumento, si siano verificate piccole modifiche genetiche umane che hanno condotto allo sviluppo dell’obesità e delle malattie croniche.
Come descritto da Loren Cordain nel libro “The Paleo Diet” del 2011, da una parte viene incoraggiato il consumo di frutta, verdura, carne magra, noci, frutta secca e uova; dall’altra si aboliscono gli alimenti di origine agricola (frumento, legumi e derivati del latte).Lo scopo è quello di contrastare lo sviluppo delle malattie metaboliche.
In effetti, da più di 10 anni, continuano ad essere pubblicati lavori clinici sulla capacità della nutrizione paleolitica di intervenire rapidamente sulla composizione corporea.
Studio clinico
La ricerca è stata condotta presso il Department of Public Health and Clinical Medicine, Umeå University, in Svezia.Pazienti con diabete di tipo 2, in età compresa tra 51 e 67 anni, hanno seguito una dieta paleolitica per 3 mesi: ad un gruppo è stato aggiunto anche dell'esercizio aerobico per un'ora, 3 volte alla settimana, sotto addestramento.Al termine dello studio, la massa grassa è diminuita in modo significativo di 5.7 kg e di 6.7 kg, rispettivamente nei due gruppi, senza e con attività aerobica.
L’indice HOMA (homeostatic model assessment), che misura l’insulino-resistenza, ha rivelato un aumento dell’insulino-sensibilitàdel 45%.L’emoglobina glicata che determina i livelli di glicemia media negli ultimi 2-3 mesi, si è ridotta dell’1%.