Comprare pesce fresco non è sempre sinonimo di qualità e freschezza. Ormai l'uso di prodotti chimici ha invaso anche i banchi dei mercati ittici. Qui, intatti, talvolta si ricorre a prodotti come acqua ossigenata - il cui uso era proibito fino a poco tempo fa, ma ora è stato regolamentato - ma anchepolifosfati emonossido di carbonio, entrambi proibiti, e che hanno la funzione di aumentarne il peso e di conferire al pescato un aspetto migliore. Vediamo come orientarci tra i banchi del pesce.
Le raccomandazioni degli esperti
I cardiologi della "American Heart Association" raccomandano di consumare regolarmente pesce almeno due volte alla settimana,per assicurare all'organismo un buon apportodi acidi grassi omega 3, le cui qualità benefiche sono note.
Purtroppo, però, non tutto il pesce è uguale. L'associazione dei cardiologi americani raccomanda i più grassi, come salmone e sardine, mentre consiglia di limitare il consumo di quelli di grandi dimensioni come tonni e pesce spada, per il rischio che le carni possano contenere mercurio,diossina e altre sostanze nocive. Ad ogni modo, secondo Eufic (European Food Information Council), questi elementi chimici, se presenti in basse concentrazioni non arrecando danni alla Salute. Tuttavia, il consumo di pesci di grandi dimensioni è sconsigliato per i bambini e per le donne in stato interessante, o che stanno allattando.
Il rischio di sofisticazioni
A preoccupare non sono tanto i metalli pesanti, quanto le sofisticazioni, sempre più diffuse, anche per andare incontro alle aspettative dei clienti.
Per esaltare e mantenere vivo il colore dei tonni, può essere usatomonossido di carbonio, una pratica proibita dalla legge.Alcune varietà di molluschi e cefalopodi, tra cui polpi e totani, possono essere trattate con polifosfati, affinché trattengano una quantità maggiore d'acqua e risultino più pesanti, aumentando così il profitto per il venditore.
Nei gamberi invece, talvolta vengono utilizzati solfitiperevitare che la testa annerisca. Infine, seppie, totani e polpi possono essere sbiancati conacqua ossigenata,che conferisce quell'aspetto bianchissimo che piace ai consumatori. L'uso di quest'ultima era proibito fino a circa due mesi fa, quandouna circolare ministeriale ne ha autorizzato l'uso, non mancando di sollevare polemiche.
Infatti sono stati introdotti dei limiti all'utilizzo dell'acqua ossigenata, ma al momento mancano strumenti per rilevarne la quantità e l'eventuale abuso. Inoltre, non c'è alcun obbligo di informare i consumatori del ricorso a questa pratica di sbiancamento.