Un team di ricercatori cinesi, ha condotto recentemente, presso l'Università per lo Sport di Shang-hai in Cina, una ricerca, sulla relazione esistente tra alcune discipline marziali cinesi ed i benefici che esse apportano all'apparato cardiaco, a coloro che le praticano.Tra le discipline che è stata materia di studio del team, c'è il Tai-Chi, antica arte marziale cinese, basata su Ying-Yang, ossia, bianco-nero, positivo-negativo, acqua-fuoco, caldo-freddo, etc.
La disciplina consiste nell'esecuzione di movimenti ampi, circolari, morbidi, lenti, i quali danno l'impressione a coloro che li eseguono, di eseguire una danza lenta e rilassante.
Il tai-Chi, nasce come arte marziale di difesa
La disciplina allora aiuta adifendersi con movimenti lenti?Proprio così, perché insegna a "bloccare" l'avversario con i continui movimenti lenti e fluidi del corpo, i quali cambiano lentamente, ma in continuazione, spiazzando così l'avversario.
Quali sono i benefici apportati a coloro che praticano il Tai-Chi?Abbassamento della pressione arteriosa, abbassamento dei trigliceridi, abbassamento del colesterolo, miglioramento della circolazione sanguigna. Inoltre, è un valido aiuto nella cura di di verse malattie, fra cui Parkinson e i tumori, aiutacontro lo stress edurante la fase dell'invecchiamento, sia dal punto fisico che psichico. E' di aiuto nello sviluppo della massa muscolare e della forza fisica e nel miglioramento della concentrazione mentale.
Proprio l'11 giugno 2016, il Tai-Chi, è stato protagonista a Reggio Calabria, di una iniziativa, da parte del noto maestro Roberto Crea, trainer della scuola il Tai-Chi per la Salute, che ha permesso ai suoi allievi un approfondimento di tale arte marziale, con l'aiuto dell'istruttrice Mariacaterina Guttuso.
L'approfondimento condotto da Crea e Guttuso, è consistito nella pratica, da parte degli allievi, di arrivare ad un buon livello di conoscenza dei primi venti movimenti fondamentali della disciplina, che a detta degli esperti, non necessità di grandi capacità, per la sua pratica.I risultati delle ricerche del team cinese, sono stati pubblicati, sulla rivista scientifica, Journal of American Heart Association.