La Sanità Digitale rallenta in Italia: in assenza di una Governance nazionale i servizi digitali restano lenti. Questo è quanto risulta dal prospetto dell'ASSIFORM con NET.Consulting cube e Netics, insieme con l'Agenzia per l'Italia Digitale.L’unico risveglio della nostra sanità resta legato ai fondi UEdiretti allo sviluppo dell’innovazione digitale per garantire una migliore qualità di servizi ai pazienti e nello stesso tempo tenere sotto controllo la spesa pubblica.

Punti deboli e carenze

La Sanità Digitale mostra dei punti deboli, le sue carenze sono a discapito dei cittadini e della stessa sanità.

Tale sviluppo non riesce ad emergere per il ritardo dei medici e delle regioni i quali,con scelte proprie, non si avvalgono degli strumenti idonei per lo sviluppo della sanità digitale, non incrementando quindi il rapporto digitale con i pazienti e provocando ritardi nella creazione del “Fascicolo Sanitario Elettronico”. Quest'ultimo rappresenta il punto di forza dello sviluppo digitale nella sanità, che se messo nel pieno delle funzione dovrebbe essere in grado di gestire i dati dei servizi, dei pazienti e degli operatori coordinandoli in tutte le loro funzioni. Come già accade in altri paesi del OC.SE.

Punti di forza

I punti di forza del sistema nascono dall'opportunità data ai cittadini di esaminare i propri documenti attraverso i dispositivi mobili con una semplice App ocon Google Play: si eliminerà, in questo modo, la burocrazia lenta legata al mondo cartaceo.

Con la SanitàDigitale richiedere i referti, i verbali di pronto soccorso, o tutto ciò che può riguardare le proprie vicende cliniche negli ultimi sei mesi, sarà un gioco da bambini. Tutto questo sarà possibile solo con l’attuazione e la messa in opera del Fascicolo Sanitario Elettronico da parte di tutte le strutture sanitarie.

La SanitàDigitale rappresenta il sistema all’avanguardia che consentirà al cittadino utente di sentirsi seguito, consigliato, indirizzato, rassicurato in tutte le sue vicende cliniche e nello stesso tempo agli operatori di lavorare al massimo dell’efficienza e della trasparenza per garantire al cittadino “malato” il massimo rispetto alla vita umana.

Tutto questo non è solo un'utopia, basti pensare alle regioni in cui il Fascicolo Sanitario è attivo: Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana, Sardegna, Valle d’Aosta e Provincia Autonoma di Trento e Bolzano. Tutte le altre sonoancora indietro.Nonostante il “Patto”, la Sanità Digitaleè stata lasciata due anni in un cassetto: ora non ci resta che precipitarci per riempire il divario interno e metterci al passo con gli altri paesi come una nazione capace di essere all’avanguardia in tutti i settori e sempre pronta a promuovere lo sviluppo.