Dopo il Virus Ebola, sostanzialmente debellato, a spaventare il Mondo è ora il Virus Zika. Molto pericoloso soprattutto per le donne incinte, giacché può comportare la nascita di bambini affetti da microcefalia. Il Virus Zika trova il suo principale focolaio in Brasile e si è esteso anche in diversi Paesi latinoamericani; in primis il Venezuela. Pertanto, occorre stare attenti in caso si compiano viaggi lì e pieno allarme c'è anche per le prossime Olimpiadi che si terranno a Rio a partire da inizio agosto. Intanto, a Bologna abbiamo il primo caso di infezione arrivato in Italia.

La salute del paziente non desta comunque preoccupazione. Ma come ci si può difenderedalla Zika e come si manifesta? Vediamolo di seguito.

Primo caso di Zika in Italia: quali sintomi

Come già più volte detto, anche sulle nostre pagine, il Virus Zika non è pericoloso per l’adulto e si manifesta con i sintomi tipici di un'influenza: febbre, dolori ossei e muscolari. Ma anche con manifestazioni tipiche del morbillo, quali macchie talvolta provocatrici diprurito. Come detto, il Virus Zika può essere pericoloso per le donne incinte, giacché il neonato può nascere con microcefalia e disturbi neurologici e cognitivi, nonché al sistema nervoso. Come si trasmette il Virus Zika? O mediante la puntura di zanzare tigre infetta, o mediante rapporti con un partner maschile infetto.

In caso di pazientiinfetti, come il primo di Bologna, si disinfettano i cento metri intorno al suo domicilio. Nonché i luoghi dove la persona infetta ha soggiornato. Il tutto, per evitare la diffusione.

Zika in Italia, come prevenire

Prima di viaggiare in un Paese dove il Virus Zika è notoriamente diffuso, bisogna informarsi bene presso gli ambulatori del Servizio Igiene e Sanità Pubblica del proprio comune di residenza.

Alle donne gravide si sconsigliano viaggi nei Paesi funestati dal Virus. Mentre alle donne in generale si raccomanda prudenza onde evitare di avere rapporti con un partner che ne sia affetto. Il primo caso di Bologna ci ricorda di essere prudenti perevitare brutte sorprese.