Diabete: un passo in avanti per la qualità della vita per chi è affetto da questa patologia. Cholestosome è il nome della nuovatecnologia dell’ insulina in capsule che è stata presentata di recente da un gruppo di studiosi dellaNiagara University. Dopo i positivi risultati ottenuti sulla sperimentazione il laboratorio su cavie animali, il team di scienziati si prepara a stringere accordi con partnership farmaceutiche per approdare alla sperimentazione sull’uomo di questa innovativa formulazione in capsule per la cura del diabete.

Insulina in pillole: i vantaggi per i diabetici

La nuova terapia dell’insulina in capsule offrirà il vantaggio evidente, al paziente diabetico di poter evitare le migliaia di iniezioni annue a cui è costretto a sottoporsi sistematicamente a causa dell’unica terapia attualmente disponibile. La nuova capsula di insulina sarà realizzata da un involucro esterno, a base lipidica, battezzato dai ricercatori con il nome diCholestosome, che sarà in grado di resistere ai possibili attacchi dei succhi gastrici prodotti dallo stomaco, arrivando così integra, nell’intestino del paziente, dove il suo contenuto a base di insulina, dovrà trattare il diabete.La nuova terapia orale per il diabete sembrerebbe quindi aggirare tutti gli ostacoli che fino ad oggi avevano impedito la sua possibile realizzazione.

Il diabete in Italia: una patologia in aumento

In Italia, ci sono quasi quattro milioni di diabetici senza considerare i malati non diagnosticati che potrebbero essere più un milione. Il numero dei malatiin Italia, negli ultimi 30 anni, è più che raddoppiato con una prevalenza geografica, che vede distinguersi la Calabria, con più dell’8 per cento della popolazione colpita da questa patologia.

Le regioni meno interessate invece da pazienti diabetici sono il Trentino Alto Adige con circa il 3,5% della popolazione in relazione ai dati Istat registrarti del 2014. L’età prevalente per l’insorgenza della malattia è tra i 50 e i 69 anni, con una percentuale leggermente superiore negli uomini del 5% rispetto al quella delle donne del 4%.Il diabete si differenzia in diversi tipi, infatti troviamo il diabete mellito di tipo 1, autoimmune che colpisce di più i bambini e chiamato per questo anche "diabete infantile", il diabete mellito di tipo 2 di origine familiare non autoimmune e il diabete mellito gestazionale che colpisce statisticamente le donne in stato di gravidanza.