La realtà virtuale è il terreno di scontro sul quale si stanno battendo i colossi dell’informatica. A suon di nuovi dispositivi sempre più in grado di farci vivere in prima persona delle esperienze extra-reali. La realtà virtuale corre in aiuto anche della Chirurgia estetica, con il paziente che potrà valutare in anteprima come sarò dopo un ritocco. In questo modo, chi si sottoporrà alla chirurgia estetica, non dovrà più incorrere a ripensamenti non essendo venuto il ritocco come si voleva. Oppure, non si finirà più in errori di valutazione da parte del chirurgo.

Vediamo in cosa consiste questo connubio tra interventi chirurgicie realtà virtuale.

Come funzionerà la realtà virtuale applicata alla chirurgia estetica

L’introduzione della virtualità è in realtà già una realtà consolidata negli Usa. Dove, peraltro, arrivano i principali passi in avanti su questo campo. In pratica, funzionerà così: il paziente, dopo aver esposto il suo problema al chirurgo, e quest’ultimo avrà deciso che tipo di intervento estetico effettuare, elaborerà la parte ritoccata al computer.

Mediante appunto la realtà virtuale. Dopo di che il paziente entrerà in un camerino e, con tanto di occhiali VR, potrà già provare su di sé virtualmente gli effetti della chirurgia estetica. L’immagine sarà ricostruita pertanto in 3D e sarà tanto più verosimile quanto il chirurgo avrà preso in considerazione il tessuto del paziente (dallo spessore alla tonicità), le sue caratteristiche fisiche, ecc.

Se il paziente sarà soddisfatto, si proseguirà con l’operazione.

Chirurgia estetica e elaborazione virtuale: quando in Italia?

Sicuramente vedremo presto siffatta novità anche nel nostro Paese. Infatti, gli interventi chirurgicisono in aumento esponenziale. Secondo l’Associazione italiana chirurghi plastici estetici, nell’anno 2014 i ritocchi estetici sono stati più di un milione.

E il trend è in crescita. Certo, ci sono anche controindicazioni, come operazioni fatte male da parte di cialtroni o un uso eccessivo della chirurgia estetica anche quando non è necessaria. Vedremo se questa novitàovvierà a questi problemi.