Chi non ricorda, nella propria infanzia, quando ha scoperto amaramente che Babbo Natale non esiste?

La figura di Babbo Natale è stata da sempre permeata dal sapore del mistero e della sorpresa, unitamente a quello dell’attesa di ricevere i doni chiesti con la famosa “letterina” dove si ammetteva di essere stati buoni e quindi meritevoli di ricevere un regalo.

A mandare in frantumi una tradizione antica e romantica come quella del personaggio più amato dai bambini, ci hanno pensato alcuni esperti che sostengono possa invece minare la credibilità dei genitori nei confronti dei propri figli.

La bugia di Babbo Natale può essere dannosa

Secondo lo psicologo Christopher Boyle dell’Università di Exeter in Gran Bretagna e l’esperta di salute mentale Kathy McKay, quella che sempre si è ritenuta una simpatica bugia facente parte di un rituale familiare, è in realtà motivo di seria preoccupazione, che potrebbe addirittura rivelarsi dannosa per la salute psichica dei bambini.

Mentire spudoratamente, oltre a minare la credibilità dei genitori, potrebbe, secondo i due ricercatori, compromettere in futuro la fiducia riposta in mamma e papà su questioni più importanti.

Ma non solo, nella ricerca pubblicata su Lance Pshychiatry, gli esperti sostengono che alla base della bugia natalizia potrebbe nascondersi in realtà il desiderio inconscio dei genitori di tornare bambini e quindi nulla avrebbe a che fare con un più accettabile tentativo di creare un momento di magia per i propri figli.

Il mondo di Babbo Natale un luogo terrificante

Non sarebbe solo Babbo Natale a creare danni, ma anche l’immaginato mondo in cui vive durante il periodo dell’anno per costruire i regali, ovvero il Polo Nord.

Descritto come un luogo da dove il pacioso vecchietto tutto vede e giudica, il Polo Nord rappresenterebbe per i bambini un luogo terrificante, nel quale si è dichiarati buoni o cattivi.

Quindi niente bugie ai bambini?

Per gli esperti esisterebbero bugie di diverso grado, alcune delle quali necessarie ad evitare un dolore troppo grande da affrontare come quello relativo alla perdita di una persona cara o dell’animale domestico preferito, ma senza ombra di dubbio la bugia di Babbo Natale è tra quelle ritenute diseducative.