Il colesterolo alto è spesso legato a stili di vita sbagliati, come l'alimentazione scorretta e la sedentarietà. Ma a volte, questa patologia, potrebbe essere strettamente legata alla genetica familiare del paziente, che interviene negativamente sull’eliminazione naturale del colesterolo “cattivo” (LDL) dal nostro organismo.
Colesterolo buono e cattivo: come stabilire un giusto equilibrio anche attraverso la dieta
Qual'è il giusto rapporto tra il colesterolo buono HDL quello cattivo LDL? Per calcolarlo basta sottoporsi ad un semplice prelievo del sangue attraverso il quale si può conoscere il colesterolo totale e i valori di quello HDL e LDL presenti nel nostro organismo.
I valori ritenuti ottimali per il colesterolo totale dovrebbero rientrare nei 200 milligrammi per decilitro di sangue, invece per quello cattivo fra i 100 e i 129 mg/dl anche se livelli uguali o inferiori a 160 mg/dl vengono normalmente ritenuti ancora buoni. Per il colesterolo buono invece i valori dovrebbero corrispondere a un valore uguale o superiore a 50 mg/dl.Per prevenire e abbassare il colesterolo alto, è possibile seguire alcune semplici regole alimentari. È importante prima di tutto prediligere verdura e frutta di stagione e inserire nella nostra dieta legumi, pesce e cereali integrali. Per condire è meglio usare grassi vegetali come l'olio di oliva ed evitare il più possibile le carni rosse, gli insaccati, il burro e i formaggi stagionati.
Sono ammessi invece i formaggi magri e in particolar modo lo yogurt che molti studi hanno dimostrato interviene positivamente sul nostro organismo, riuscendo a mantenere bassi i livelli di colesterolo.
Ipercolesterolemia: quando è un problema legato alla familiarità
Il colesterolo alto non è solo un problema legato all’età avanzata, infatti è possibile trovare livelli elevati di colesterolo già in giovani pazienti.
Si tratta, In questi casi, di casi evidenti di ipercolesterolemie familiari o chiamate anche forme di monogeniche, in particolar modo quando i valori superano i 200 di colesterolo totale e i 190 di colesterolo LDL. L’età, in queste particolari forme di ipercolesterolemia, riveste un elemento molto relativo poiché la quota maggiore di colesterolo, viene prodotta “geneticamente” dal funzionamento di ognuno di noi e, in questi casi, la dieta alimentare incide in una percentuale molto bassa, sulla prevenzione del colesterolo alto nel nostro organismo.