I ricercatori del Dipartimento di medicina di comunità della West Virginia School of Medicine di Morgantown hanno scoperto e pubblicato sulla rivista scientifica Sleep un mini trattato secondo il quale non bisogna mai dormire meno di 7 ore per notte e mai più di 9 ore. È ormai noto che le ore di sonno si perdono con l’avanzare dell’età, e mentre un bambino riesce a dormire anche dieci ore, un adulto non arriva a 7-8. Il sonno notturno è una condizione fondamentale per la salute psicofisica del nostro organismo. Il numero di ore ideali è di 7 per notte.
Dormire oltre le nove ore o meno di 7 ore comporta, a lungo andare, un serio rischio di esposizione a malattie cardiovascolari.
In entrambi i casi, meno ore o più ore, l’organismo entra in uno stato di stress permanente caratterizzato da ansia e iperattività per chi dorme troppo e, spossatezza, stanchezza per chi, invece, dorme poco. I soggetti più a rischio sono gli anziani. Gli studiosi sostengono, inoltre, che la perdita costante di ore di sonno notturno comporta un aumento di peso corporeo: si rafforza il senso di fame, mentre rallenta la velocità con cui si bruciano i grassi. Aumentando di peso, anche il cuore ne risente, e, nelle ore in cui dovrebbe stare in posizione di riposo pompando al minimo dello sforzo, si ritrova a sostenere un carico non previsto che con il passare del tempo comporta, al muscolo, un invecchiamento precoce.
L’organismo umano funziona come un motore: se lo si porta costantemente ai massimi livelli, finisce per deteriorarsi più velocemente. I due ormoni coinvolti durante le ore notturne sono la Grelina, che prodotta dallo stomaco dà origine al senso di fame e la Leptina, che prodotta dalle cellule adipose, genera il senso di sazietà comunicando al cervello quando abbiamo mangiato a sufficienza.
Nei soggetti che dormono solo 4 ore, si registra una diminuzione del 18% dei livelli di Leptina e un aumento del 28% dei livelli di Grelina. Secondo le statistiche rilevate nel corso degli anni si è scoperto che le persone che vivono in luoghi più tranquilli, lontani dal caos delle città, e svolgono lavori più dinamici, riescono a dormire meglio di chi svolge lavori più sedentari e vive in ambienti ad alto inquinamento acustico.
I rimedi contro l’insonnia sono tantissimi, e in commercio si trovano tisane rilassanti e concilianti di ogni tipo e di ogni marca, ma esistono i rimedi naturali che, si ritiene, siano i più efficaci: sono gli infusi di tiglio e di cipolla. La Valeriana, poi, è il rimedio per eccellenza usato da oltre mille anni.