Perdere il sonno perché il proprio partner russa a letto può danneggiare significativamente la salute, non solo per una questione di decibel. Nell'individuo che non riesce a chiudere gli occhi possono aumentare i battiti cardiaci, la pressione sanguigna e persino alterare lo stato della psiche. È quanto risulta da un ultimissimo studio realizzato in Inghilterra dall'Imperial College di Londra. L'attenzione del gruppo di ricercatori però, si è soffermata sulle pericolose conseguenze che detti disturbi possono provocare: rischio malattie cardiovascolari, renali e propensione all'ictus.

Forse troppo per continuare a condividere lo stesso letto?

La ricerca dell'Università di Leeds

Di recente un gruppo di docenti ha posto il fatidico quesito a un vasto campione di persone che soffrono di disturbi del sonno proprio per colpa del partner roncopatico. La risposta di oltre il 30% degli intervistati è affermativa, e ritiene che sentir russare nel bel mezzo della notte comporta marcate alterazioni psicologiche e che il primo pensiero sia quello di cambiare letto o addirittura stanza. All'interno dello stesso test i ricercatori hanno notato come l'amigdala, la parte del cervello che regola l'emotività negativa e lo stato d'ansia degli individui carenti di un buon riposo, reagisca in maniera più marcata di fronte alle avversità rispetto a quelle persone ben riposati.

E con conseguenze disastrose a livello comportamentale.

Che cos'è la roncopatia?

La patologia del russare viene contemplata tra i disturbi del sonno, non solo per chi la subisce, ma anche per l'ignaro russatore. Il roncopatico è quella persona che soffre dell'incompleta chiusura delle vie aeree superiori durante il sonno, quindi gola e naso.

Quando l'aria aspirata trova parzialmente ostruiti i passaggi si crea un flusso turbolento tra la cavità orale e la faringe che sta all'origine del fastidioso rumore. Tale difficoltà respiratoria nel sonno può comportare notevoli scompensi alla vita di coppia e nei peggiori dei casi degenerare in una spiacevole apnea.