Stando a uno studio condotto dalla Oral Health Foundation (Gran Bretagna) vi sarebbe una correlazione tra il numero dei denti persi e l'aspettativa di vita. Detto in altri termini, più denti si perdono nel corso degli anni e maggiore sarebbe il rischio di diminuire la longevità.
Denti e longevità: i risultati della ricerca
Dallo studio che ha preso in esame soggetti con età superiore ai 65 anni, è emerso che gli anziani che avevano perso cinque o più denti presentavano un rischio maggiore di incorrere in alcuni problemi di salute. Nello specifico, il rischio ha riguardato maggiori possiblità di sviluppare patologie quali diabete, osteoporosi o malattie cardiovascolari.
Sempre da questo studio è emerso che gli anziani che a 74 anni potevano vantare una dentatura integra, avevano maggiori probabilità di arrivare al secolo di vita. Insomma la perdita dei denti, oltre che diminuire la qualità del vivere quotidiano, potrebbe anche essere utlizzato come parametro per valutare l'aspettativa di vita.
In questo senso il medico Nigel Carter, Ceo di Oral Health Foundation, sottolinea che la perdita dei denti può derivare da una molteplicità di cause: ad esempio da traumi, dal fumo di sigaretta, oppure da una scarsa attenzione all'igiene che si protrae nel tempo. Inoltre la perdita dei denti è causata anche da specifiche malattie gengivali, che a loro volta dipendono da altre affezioni cliniche, quali ad esempio le patologie cardiache e il diabete.
Inoltre anche fattori sociali, economici o educativi possono contribuire a farci trascurare l'igiene dentale. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Periodontology 2000.
In effetti l'igiene orale è fondamentale. In questo senso è importante partire dalla corretta alimentazione, evitando i cibi che contengono un eccesso di zucchero e le bevande zuccherate.
Inoltre è bene prendere le distanze anche dal fumo di sigaretta. Da non trascurare poi i controlli periodici dal dentista. Per mantenere i denti in salute è sufficiente lavarli almeno due o tre volte al giorno. Lo spazzolino va sostituito una volta ogni tre mesi.