Attraverso una semplice analisi della nostra saliva possiamo conoscere lo stato di Salute della nostra bocca. Lo studio pubblicato su Contemporary Clinical Dentistry non rappresenta certamente una novità assoluta su questa relazione, già evidenziata in studi precedenti. Quello che questi studi dicono è che andando a misurare la quantità di un ormone, la melatonina, è possibile stabilire lo stato di salute delle nostre gengive.

La melatonina, infatti, aumenta in presenza di gengivite ed è ancora più elevata in caso di parodontite. Le cause? Il tentativo da parte del nostro organismo di contrastare l’infiammazione.

La melatonina, un meccanismo naturale di difesa

Su trenta partecipanti, di età compresa tra 18 e 65 anni, divisi in tre gruppi da dieci, i ricercatori hanno analizzato la quantità di melatonina presente nella loro saliva. Un primo gruppo di controllo aveva gengive sane; il secondo gruppo era rappresentato da soggetti affetti da gengivite; ed il terzo gruppo era di soggetti affetti da paradontosi. Quello che lo studio indiano ha messo in evidenza è una stretta relazione tra quantità di melatonina presente e lo stato di salute delle gengive: più basso nel gruppo di controllo (3,92 pg/ml), maggiore nel gruppo con gengivite (6,87 pg/ml) e più elevato nel gruppo affetto da parodontosi (10,20 pg/ml).

In precedenza, uno studio promosso dall’American Academy of Periodontology, condotto su circa 37 soggetti (21 femmine e 16 maschi) di età media di 55 anni, e pubblicato su Journal of Periodontology, era arrivato alle stesse conclusioni. Inoltre, è stato anche osservato che i livelli salivari di melatonina aumentano con l’avanzare degli anni.

Perché proprio la melatonina? Questo ormone ha un forte potere antiossidante, è uno scavanger di radicali liberi, è dotato di proprietà immunomodulatore, ed ha un’azione stimolate diretta sugli osteoblasti. Quest’azione favorisce la proliferazione cellulare, la sintesi del Collageno tipo I, promuovendo la formazione di nuovo tessuto osseo. Questa scoperta suggerisce che, in presenza di problemi gengivali, i livelli di melatonina nella saliva aumentano per un meccanismo naturale di contrasto alle infezioni e all’infiammazioni.

Un ormone dalle tante virtù

Questa ricerca pone la melatonina come possibile marcatore biologico (biomarker) dello stato di salute della bocca. Prodotto dalla ghiandola pineale (epifesi), la melatonina regola il ritmo circadiano sonno-veglia, aumentando in presenza di poca luce e influenzando l’attività delle ovaie. Inoltre, la melatonina ha un ruolo nella calcificazione delle ossa, soprattutto nell’età matura.

In casi di viaggi transoceanici, la melatonina viene assunta per superare i problemi legati al jet lag, per ripristinare l’equilibrio sonno-veglia, accelerando il sonno.

Una proprietà della melatonina, per cui è associato il suo ruolo nella salute della cavità orale, è il forte potere antiossidante, che protegge le cellule dal danno ossidativo e dai processi infiammatori.

Inoltre, ha un’azione sulle prostaglandine (PGE2) influenzando il rapporto tra osteoblasti (cellule che producono nuovo osso) e osteoclasti (cellule che distruggono osso già formato).

La melatonina ha una funzione regolatrice di altre proteine ed ormoni come calcitonina, paratormone, interleuchine come IL-2, IL-6, ecc. che, nel loro insieme, riducono il riassorbimento osseo. Infine, questo ormone ha anche un’attività antimicrobica, che contrasta la formazione della placca.

Tutte queste proprietà possono quindi spiegare perché il nostro organismo, in presenza di problemi gengivali, prova a contrastarli aumentando la produzione di melatonina. Quello che non è chiaro è se una integrazione di quest’ormone può essere efficace nel contrastare i vari problemi gengivali, in caso di paradontosi, gengivite o in presenza di impianti.