C'è welfare in Italia? Una bella domanda. Beh, arrivando subito alle conclusioni, è indubbio che in certe regioni italiane lo 'stato del benessere' latiti. Una recente ricerca ha messo in evidenza che molti decessi, nel Belpaese, si sarebbero potuti evitare se la sanità fosse stata più efficiente. Insomma, la malasanità avrebbe cagionato molti morti in Italia. La qualità del welfare, in molte zone italiane, è veramente pessima. I decessi prematuri non gettano solamente nello sconforto parenti e amici di chi non c'è più, ma servono anche a capire se lo Stato garantisce un certo benessere ai suoi cittadini.
Treviso: provincia virtuosa
Lo studio sulla 'mortalità evitabile' è molto importante perché permette di responsabilizzare Comuni, Province e Regioni meno virtuose sul campo del welfare. Treviso occupa la prima posizione nella classifica delle realtà italiane più attente ai bisogni dei propri cittadini. Alle prime posizioni della graduatoria, comunque, ci sono soprattutto realtà del centro-nord. Male al sud, anche se, qua e là, qualche 'perla' si trova. Dall'edizione 2017 sulla 'mortalità evitabile' emerge che si sarebbero potute evitare 103.000 morti, tra gli under 75, se la sanità fosse stata più efficiente. Il dato riguarda l'anno 2014. Nelle Marche e nel Veneto c'è meno rischio di 'morti evitabili'.
Treviso, comunque, è la provincia che primeggia sul campo del welfare. Il computo della 'mortalità evitabile' viene compiuto sulla base di diversi fattori come le morti che si potevano procrastinare con azioni di 'prevenzione primaria', campagne anti fumo o alcolici in primis.
Campania fanalino di coda
Tra i fattori valutati per stilare il rapporto sulla 'mortalità evitabile' in Italia ci sono anche l'attitudine alla diagnosi rapida ed alle terapie efficaci e la tipologia di assistenza.
Ebbene, dalla classifica 2017 si evince che in Campania è veramente alto il numero di 'decessi evitabili. Sul versante delle province, invece, Treviso è la più 'irreprensibile'. Bene anche Firenze, Fermo, Rimini e Ascoli. Fanalini di coda province del Sud come Napoli, Caserta ed Enna.