Il 70enne Dino Bettamin ha deciso di lasciarsi andare nel sonno. Da cinque anni Dino soffriva di Sla. Un giorno, l'anziano ha espresso la volontà di "dormire fino all'arrivo della Morte". Gli infermieri hanno accolto la sua richiesta con la somministrazione di un potente sedativo. L'anziano è morto ieri. Questo è il primo caso registrato in Italia di "sedazione profonda" somministrata ad un malato di sclerosi laterale amiotrofica.
Gli rimanevano pochi giorni di vita
Gli infermieri di "Cura con Cura" - una società privata che si occupa dell'assistenza domiciliare dei pazienti - hanno spiegato di aver accettato la richiesta dell'anziano, in quanto il paziente soffriva tantissimo.
La somministrazione di farmaci e l'appoggio psicologico non alleviavano il dolore e il senso di angoscia di Dino. Inoltre, l'anziano aveva da qualche tempo rifiutato qualsiasi trattamento, compresa la nutrizione artificiale.
Dino sapeva che gli rimanevano pochi giorni di vita. La moglie, al Tg3 Veneto, ha raccontato: "Mio marito era lucido. Dopo l'ultima crisi respiratoria sapeva che gli rimaneva poco tempo - aggiunge - è stata una sua scelta e noi abbiamo voluto rispettarla".
Non è eutanasia
Dino non ha mai chiesto di spegnere il respiratore. La sua paura più grande era infatti quella di morire per asfissia. L'anziano ha agito secondo la legge (la sedazione profonda è prevista nelle cure palliative), rispettando anche la sua profonda fede.
La famiglia, travolta da un interesse mediatico, ha chiesto rispetto per il suo lutto. Anche il sindaco di Montebelluna, che conosceva personalmente la famiglia, ha chiesto il silenzio su questa storia.
Il parroco ha condiviso la scelta di Dino: "Sono stato accanto a Dino durante questi due ultimi anni - spiega - era un brav'uomo, per cinque anni ha sopportato una sofferenza atroce, ma ha combattuto sempre insieme alla sua famiglia. In quest'ultimo periodo però soffriva troppo. Dino ha solo chiesto di essere accompagnato in serenità all'incontro con il Signore".