Sesta edizione di un importante evento promosso dall'associazione "Mi nutro di vita", al fine di sensibilizzare ed informare l'opinione pubblica sul tema dei disturbi del comportamento alimentare. Per l'occasione, sono state organizzate numerose iniziative e convegni in tutta Italia, per discutere ed approfondire l'argomento grazie a testimoni diretti, ed al parere di medici ed esperti del settore, presso ospedali e Comuni.

Per la giornata contro i disturbi alimentari, decine di monumenti in diverse città d'Italia saranno colorati di lilla, e in Parlamento verranno distribuiti i fiocchetti lilla, simbolo dell'iniziativa.

Stamane, presso la sala stampa di Montecitorio, è stata presentata una proposta di legge affinché il 15 marzo possa divenire a tutti gli effetti la "Giornata nazionale contro i disturbi del comportamento alimentare".

I primi sintomi già ad 8 anni: non solo anoressia

I disturbi alimentari (DCA) colpiscono oltre 3 milioni d'italiani e, secondo le stime ufficiali, il 95,4% di questi sono donne, il 4,1% sono uomini. Tali disturbi si presentano spesso precocemente, intorno agli 8-10 anni d'età. Sotto il termine di "disturbi alimentari" si includono numerose sfaccettature di un unico problema, che vede al centro di ben altre sofferenze il cibo ed il suo controllo, il mezzo - ma non il vero fine - con cui tentare di dare forma al proprio disagio.

Vediamo brevemente quali sono i DCA:

  • anoressia nervosa: vi è una distorsione tra l'immagine percepita e l'immagine reale del soggetto, che continua a vedersi troppo grasso ed inadeguato al proprio ideale. Si comincia a parlare di anoressia nervosa quando il peso corporeo scende sotto il 20% del peso ideale del soggetto. La persona che soffre di questo disturbo, adotta tutta una serie di strategie per perdere ulteriore peso (vomito indotto, lassativi, attività fisica eccessiva, etc...). Spesso si tratta di un soggetto perfezionista, iperattivo, che vede nel controllo ossessivo del cibo e del peso corporeo un modo per sentirsi forte ed autonomo, accettato ed accettabile dal punto di vista estetico, ma non solo. È certamente il disturbo alimentare più pericoloso e dalle conseguenze più gravi.
  • Bulimia nervosa: il controllo del cibo viene totalmente perso con abbuffate che si ripetono per almeno 2 volte a settimana, nell'arco di circa 3 mesi. Spesso si tratta dell'altra faccia della medaglia dell'anoressia. Il soggetto si sente in colpa e, anche in questo caso, provvede attraverso vomito indotto, lassativi, attività fisica, etc. a compensare l'ingestione di un eccesso di calorie. Anche qui abbiamo dismorfia e preoccupazione sul controllo del peso.
  • Binge eating (disturbo da alimentazione incontrollata): similmente alla bulimia, il soggetto ricorre ad abbuffate episodiche, cui non segue alcun atto compensatorio. La persona ingrassa, manifestando sempre un disagio psichico di fondo ed una chiara richiesta d'aiuto: cibo consolatore in grado di colmare un vuoto esistenziale.
  • Altre forme emergenti di disturbi del comportamento alimentare: Ortoressia, eccessiva preoccupazione della qualità del cibo (deve essere sano, puro, biologico, senza additivi, etc...). Paradossalmente l'ortoressico può incorrere, a causa del rifiuto verso particolari alimenti ritenuti non sani, in importanti carenze nutrizionali; Bigoressia, il soggetto (spesso uomo e palestrato) si vede troppo magro ed esile, e ricorre ad anabolizzanti e ad altre sostanze dannose per fegato e reni. Drunkoressia, diffusa soprattutto negli Stati Uniti: la persona "risparmia" calorie durante la giornata, per ingerire ingenti quantità di alcol alla sera, anche qui con inevitabili danni epatici e renali.

Numero verde e portale da consultare

Per info e richieste d'aiuto, le istituzioni mettono a disposizione il numero verde 800180969, attivo 24 ore su 24 dal lunedì al venerdì. Inoltre è possibile consultare il sito "disturbialimentarionline.it", che riporta la mappa e le strutture che si occupano di DCA in tutta Italia.