Nel mondo vi sono 300 milioni di persone malate di depressione, 40 milioni in Europa, 3 milioni nel nostro Paese. Sono questi i dati pubblicati e resi noti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). nell'ambito della giornata mondiale della salute, che è stata celebrata il 7 aprile. Quest'anno il focus ha riguardato la Depressione.

Purtroppo si tende spesso a trascurare questa patologia. D'altronde si tratta di una malattia complessa, i cui sintomi non sempre si manifestano allo stesso modo in tutti i pazienti, vi è quindi un margine di soggettività nella sua manifestazione.

E' vero quindi che questa patologia può presentarsi in modo subdolo e pertanto non sempre è immediatamente riconoscibile. Talvolta anche quando vi è la diagnosi di depressione che viene fatta dal medico di famiglia, che sulla base di sintomi evidenti la riconosce in circa il 65% dei pazienti, questi ultimi appaiono restii a intraprendere un percorso terapeutico, in quanto ritengono che la patologia, stante la sua complessità, non possa risolversi solo con qualche farmaco. Inoltre può esitare in atti estremi quali il suicidio: la depressione è la seconda causa di morte nella fascia d'età tra i 15 e i 29 anni. Ma cerchiamo di capire meglio cos'è e come si manifesta.

Depressione: una patologia complessa

La depressione non si manifesta allo stesso modo in tutti i pazienti, tuttavia vi sono sintomi comuni che possono orientare nella diagnosi: disturbi del sonno, difficoltà di memoria e di concentrazione che quindi si riverberano anche a scuola o al lavoro, disturbi nell'alimentazione con perdita o aumento di peso, agitazione motoria e nervosismo, calo della libido.

Inoltre chi è depresso sperimenta emozioni negative quali tristezza, angoscia, perdita di speranza, insoddisfazione, senso di impotenza. Insomma è come se il paziente depresso venisse risucchiato in un vortice senza fondo da cui dispera di uscire. Questa visione catastrofica e pessimista fa sì che la persona depressa tenda ad evitare di frequentare altre persone, chiudendosi a riccio.

In taluni casi si verifica un vero e proprio isolamento sociale.

La depressione deriva fondamentalmente da due fattori di rischio: può derivare da una predisposizione genetica nel caso in cui in famiglia ci siano altri parenti che ne hanno sofferto, oppure può derivare da fattori psicologici, ovvero da esperienze o comportamenti che possono innescarla.