Prevenire i rischi cardiovascolari legati a obesità, dislipidemia, ipertensione e danno della tolleranza al glucosio (diabete) è diventato urgente.
Ma qual è il metodo più adatto per contrastare contemporaneamente tutte queste alterazioni metaboliche? La risposta arriva da una ricerca giapponese pubblicata su Journal of Atherosclerosis and Thrombosis in aprile 2017.
I ricercatori del Department of Food and Nutrition, Japan Women's University, hanno condotto uno studio clinico per valutare l’azione di un programma nutrizionale per 6 settimane sui fattori metabolici di rischio cardiovascolare di uomini di mezza età.
I dati sono stati sorprendenti: ben iI 91% dei partecipanti ha rivelato una riduzione significativa del peso corporeo, della circonferenza addominale, dei parametri metabolici (colesterolo LDL, trigliceridi, glucosio, insulina) e della pressione arteriosa.
La dieta somministrata, ricca di antiossidanti e priva di carboidrati raffinati e grassi animali, è risultata vincente per prevenire le malattie cardiovascolari.
Lo studio
Uomini in età compresa tra 30 e 49 anni, in sovrappeso, hanno seguito per un mese e mezzo una dieta giapponese.
Hanno assunto regolarmente pesce, germogli di soia e derivati della soia (tofu e tempeh), alghe marine (wakame e kombu), ortaggi (di vari colori) come tali o in succo, funghi, konjac, cereali integrali; al tempo stesso hanno ridotto carne grassa, caramelle, dessert, snack, margarina e bevande alcoliche.
Il konjac, in particolare, è stato somministrato anche sotto forma di spaghetti, detti shirataki.
Sono stati sottoposti a misurazioni all’inizio e al termine della dieta per verificare l’effetto dell’alimentazione: circonferenza addominale durante la fase di espirazione in posizione eretta, pressione arteriosa con manometro automatico in posizione seduta, markers metabolici nel plasma (livelli dei lipidi, del glucosio e dell’insulina).
Benefici della dieta
La dieta giapponese è risultata priva di grassi saturi, monoinsaturi e colesterolo, ricca invece di acidi grassi omega 3 polinsaturi, fibre, vitamine e sali minerali.
Sorgenti scarsamente caloriche di fibre viscose, con basso carico di carboidrati e grassi, ma ricche di vitamine e sali minerali, come alghe marine, funghi e konjac, sono in grado di aumentare la sazietà e di promuovere l’eliminazione dei lipidi e dei carboidrati (azione anticolesterolo e antiglicemia) attraverso il transito intestinale.
La sostituzione della carne con il pesce, o con i prodotti di soia, ha diminuito gli acidi grassi saturi e il colesterolo e aumentato gli omega 3, che hanno azione protettiva del tessuto vascolare e preventiva dell’aterosclerosi.
La combinazione di omega 3, derivati della soia e fibre viscose ha contrastato il colesterolo LDL.
Gli ortaggi gialli e verdi sono stati una fonte di vitamine antiossidanti, magnesio e potassio, ad effetto antipertensivo.