L'estate è il periodo in cui le diete impazzano. Ve ne sono di qualsiasi tipo, da quelle last minute a quelle che promettono di dimagrire mangiando ortaggi o altro ancora. La parola d'ordine è dimagrire per arrivare in forma alla prova costume. Ed in effetti quando ci si riduce al'ultimo momento, si è disposti a provare un po' di tutto pur di riuscire a perdere qualche chilo di troppo. Indubbiamente però diete miracolose non esistono, per cui prima di intraprendere un percorso dietetico che possa portarci a perdere i chili di troppo accumulati durante l'anno, dobbiamo preliminarmente considerare che senza l'impegno e la costanza difficilmente potremmo ottenere qualche risultato tangibile.
Tuttavia stando a uno studio pubblicato sulla rivista Cell Metabolism, le diete normalmente presentano una lista di alimenti sulla base delle calorie contenute nei cibi, ma non considerano un fattore altrettanto importante per dimagrire, ovvero l'orario in cui si consumano i pasti principali della giornata.
Dimagrire non contano solo le calorie: i risultati della ricerca
In questo senso i ricercatori hanno condotto un esperimento su dei topolini che sono stati divisi in vari gruppi: alcuni roditori potevano mangiare liberamente senza tener conto di alcun orario, mentre altri potevano farlo solo ad orari precisi. Ebbene i topolini che erano alimentati entro un numero ristretto di ore sono riusciti a dimagrire senza che sia stato necessario ridurre le calorie totali.
Per i ricercatori, passando dai topolini all'uomo, un regime alimentare può dirsi efficace per perdere peso, solo se le calorie vengono assunte durante il giorno, quando siamo svegli e attivi.
D'altronde questa ricerca si inquadra nell'ambito degli studi sulla crono-nutrizione. Stando a questo filone delle ricerche, i ritmi circadiani, oltre, come è noto, a regolare il ciclo sonno-veglia, esercitano un'azione anche sul metabolismo, sull'attività del fegato e regolano perfino l'espressione di alcui geni relativi alle cellule di grasso.
In particolare le stesse calorie che assumiamo la mattina a colazione ci danno un maggiore senso di sazietà rispetto a quelle assunte la sera. In sostanza il ritmo circadiano è fondamentale in quanto ci prepara ad alcuni eventi quotidiani: la perdita progressiva di luminosità nel corso della giornata, il sonno e gli orari dei pasti.
Insomma la ricerca sembra suggerire che un approccio dietetico corretto debba tener conto non soltanto degli alimenti e del loro apporto calorico, ma anche in quali fasce orarie della giornata vengono consumati.