"Ridi che ti passa": non è più solo un luogo comune ma pare che la felicità abbia un ruolo importante anche nel difenderci dalle malattie. Che ridere faccia bene alla salute si ripete ormai da anni, la risata fà bene al cuore, al cervello, ai muscoli, ed ai polmoni, oltre a migliorare l'autostima. Addirittura si è scoperto che le persone caratterialmente portate all'ottimismo, quelle ritenute felici, hanno un miglior sistema immunitario, e sicuramente la correlazione non è casuale. Pare infatti che la formazione degli anticorpi, che combattono contro l'ingresso di virus e batteri, sia influenzata dalla dopamina, l'ormone della felicità.
Questo è il risultato di una ricerca internazionale, che ha pubblicato i risultati dello studio sulla rivista "Nature". La ricerca chiarisce anche che il meccanismo è valido per gli umani, ma non per i topi, ed ha spiegato come sia possibile la correlazione tra felicità e produzione anticorpale. Se una sostanza estranea penetra nel nostro organismo si genera una risposta immunitaria che prevede la mobilitazione di specifici anticorpi, atti a contrastare e distruggere il "non self", cioè l'intruso. Gli anticopri specifici vengono selezionati in aree specializzate dei linfonodi,i centri germinativi, per specializzare al massimo la risposta immunitaria contro diversi ceppi di patogeni. Nei centri germinativi le cellule del sistema immunitario, i linfociti B e T, formano una sorta di "sinapsi immunologica", una struttura attraverso la quale è possibile scambiare informazioni transmembrana.
il ruolo della dopamina
Il meccanismo è stato spiegato dal prof. Michael Meyer-Hermann del centro tedesco Braunschweig per i sistemi biologici, che ha dimostrato come il ruolo di controllo per questa funzione è svolto dalla dopamina. ermania. A svolgere un ruolo nel controllo su questo meccanismo sembra essere la dopamina, La dopamina è un ormone "del piacere", collegato alla "ricompensa", ed è un neurotrasmettitore del sistema nervoso centrale.
I ricercatori hanno simulato al computer il comportamento dei linfociti T all'interno dei centri germinativi ed hanno dimostrato che essi liberano la dopamina, la quale innesca una reazione a catena di segnali per la selezione dei linfociti B specifici per una determinata risposta. Più dopamina è presente maggiore è la quantità di anticorpi e quindi si potrebbe sfruttare il meccanismo per aumentare la risposta immunitaria negli individui più deboli, come gli anziani, o per combattere alcune infezioni molto aggressive o per potenziare il periodo post vaccinazione.